Fmt-Campania: le richieste dei medici di famiglia
Alla luce di tutti gli interventi, in sintesi dai lavori congressuali sono venute le seguenti richieste, che verrano portate agli organi nazionali di Fmt e ai tavoli regionale e nazionale:
⦁ No al ruolo unico per il Mmg così come normato in Acn e no al ruolo unico obbligatorio sconfessato dalla mancata adesione alla manifestazione di interesse. Sì ad un ruolo specifico, su base volontaria, per gli Ospedali di comunità e per le Case di comunità, con inquadramento dei medici all’interno di un rapporto convenzionale sovrapponibile a quanto già presente per la specialistica ambulatoriale – che si esercita all’interno dei poliambulatori e distretti delle Asl – comprendenti le tutele previdenziali ed assistenziali, già previste per tali figure professionali.
⦁ Necessità dapprima di inserire nell’Air, attualmente in discussione nella Regione Campania, una congrua ed adeguata forma di ristoro economico, al fine primario di salvaguardare il potere di acquisto dei Mmg eroso dagli 11 anni di vacanza contrattuale.
⦁ Realizzare un gestionale adeguatamente informatizzato e interconnesso in rete tra tutti gli attori dell’Ssn (Aft, Ps, Ospedali, CdC , specialisti), allo scopo di rendere concreto il concetto di presa in carico e continuità assistenziale, per offrire a chi ha bisogno di salute risposte concrete e tempi certi di cura.
⦁ Patto Generazionale tra i giovani e i pensionandi che passeranno il testimone lavorando insieme fianco a fianco nelle Case di comunità.
⦁ Una scuola regionale di Formazione, aggiornamento e ricerca, per preparare i Mmg e supportarli nel quotidiano, con accesso dei docenti scelti secondo requisiti pubblici e chiari e con il supporto delle Società scientifiche che devono essere coinvolte in tutte le scelte formative.
⦁ Dignità alla professione con la nascita di una “specializzazione” di livello universitario in Medicina generale.
⦁ Un Fse aperto a tutte le forme assistenziali, sia pubbliche che private per costituire un vero cronologico sanitario degli assistiti.
Al convegno Antonella Maria Ilaria Cicale, vicesegretaria regionale Simg Campania, nel suo intervento ha spiegato dettagliatamente l’importanza della ricerca clinica in Medicina generale, sottolineando che lo studio del medico di famiglia non può e non deve essere un ricettificio, evidenziando che le ricette sono onere non solo dei medici di medicina generale, ma anche degli specialisti, ambulatoriali e ospedalieri.