EvdL’indagine condotta da M.D. Digital "Convenzione o dipendenza? Dite la vostra" ha acceso i riflettori su una questione chiave per la sanità italiana: il futuro contrattuale dei medici di medicina generale. In un momento di transizione, con la riforma della medicina territoriale prevista dal Dm 77/2022, oltre 1.100 Mmg hanno espresso la loro opinione su un tema che divide profondamente la categoria: mantenere il tradizionale modello convenzionato o passare alla dipendenza pubblica? I risultati parlano chiaro: il 58,5% dei partecipanti ha scelto la convenzione, ma il 41,5% si dice favorevole alla dipendenza. Tuttavia, dietro questa apparente predominanza del sistema attuale, emergono forti differenze regionali, generazionali e di genere.
Al Nord, la convenzione è nettamente preferita, con punte dell’88% in Liguria e 82,4% in Friuli Venezia Giulia, mentre al Sud cresce la richiesta di dipendenza (59,5%), con Sicilia (71,2%) e Sardegna (64,5%) in testa. I giovani medici della fascia 30-40 anni mostrano una maggiore apertura verso la dipendenza (60%), mentre i professionisti over 61 anni tendono a mantenere il modello autonomo (64%).
Le donne medico risultano più favorevoli alla dipendenza rispetto agli uomini: 49% contro 18%, a conferma di una possibile evoluzione nel rapporto contrattuale delle nuove generazioni. (I risultati dettagliati della survey li trovate nel numero 4 di M.D. Medicinae Doctor a questo link).
Nel dibattito sul futuro della Medicina generale, la survey di M.D. Digital evidenzia una crescente polarizzazione: mentre alcuni vedono la dipendenza come un’opportunità per migliorare l’integrazione con il Ssn, altri temono la perdita di autonomia professionale. La riforma avanza, ma la categoria è spaccata e chiede maggiore chiarezza sul proprio destino lavorativo.