
Per i Mmg si tratta di un vero cambio di passo. Una volta realizzati i passaggi tecnici non sarà più necessario trascrivere piani redatti dallo specialista: la prescrizione potrà essere gestita in autonomia, nell’ambito della presa in carico del paziente cronico, come accade per molti altri farmaci di largo impiego.
Questa novità discende dalle misure previste nella Legge di Bilancio dello scorso anno, che ha dato mandato ad Aifa per la “riclassificazione” e la riorganizzazione distributiva di diversi farmaci per patologie croniche, già avviata con le gliptine. L’obiettivo: rendere l’assistenza farmaceutica più accessibile, meno ospedalocentrica e più equa sul territorio.
Il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, ha parlato di un “passo avanti importante per facilitare l’accesso ai farmaci innovativi, ridurre le liste d’attesa e alleggerire il lavoro dei medici”.
Va però sottolineato che fino alla pubblicazione della determina, la Nota 100 resta tecnicamente in vigore, anche se il suo superamento è ormai annunciato.
Con questa riforma, l’Italia si allinea alle migliori esperienze europee in termini di gestione della cronicità, affidando al medico di famiglia un ruolo pienamente clinico anche nella prescrizione di molecole ad alto valore terapeutico. La semplificazione non riguarda solo il medico, ma anche il paziente: niente più visite specialistiche per ottenere o rinnovare il piano, niente più ritiri in farmacia ospedaliera, nessuna perdita di tempo.
Ora tocca alle istituzioni chiudere il cerchio e trasformare la delibera in una realtà applicabile, omogenea e operativa su tutto il territorio nazionale.
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