EvdL’eliminazione del piano terapeutico per le gliflozine – farmaci innovativi per diabete, insufficienza renale e scompenso cardiaco – rappresenta per la Medicina generale un passaggio importante nel processo di semplificazione amministrativa, alleggerimento delle liste d’attesa e valorizzazione della professionalità clinica.
Il Consiglio di Amministrazione dell’Aifa ha infatti approvato la riclassificazione di questi farmaci, che potranno ora essere prescritti anche dai medici di medicina generale e ritirati direttamente nelle farmacie territoriali, senza più necessità di rinnovo specialistico.
Fnomceo: semplificazione a beneficio dei pazienti e dei medici
Il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli, ha accolto favorevolmente la decisione Aifa:
“L’eliminazione della previsione del piano terapeutico per le glifozine è un passo avanti importante nell’ottica della semplificazione e della riduzione delle liste d’attesa”.
Anelli ha ricordato come la Fnomceo, con il supporto delle principali società scientifiche, abbia inviato solo quindici giorni fa una relazione per chiedere la semplificazione dei piani terapeutici, citando un dato eloquente:
“Gli antidiabetici costituivano fino ad oggi quasi il 20% dei principi attivi sottoposti a piano terapeutico. Con una prevalenza del diabete pari al 6,6%, parliamo di quasi 4 milioni di pazienti coinvolti”.
Il presidente ha poi rilanciato una proposta di riforma più ampia:
“Sarebbero oltre 5 milioni le ore di visite specialistiche liberate ogni anno se si eliminassero i piani terapeutici – salvo eccezioni motivate – dopo 12 mesi dalla prima prescrizione. Ne beneficerebbero i pazienti cronici e i medici, che potrebbero accedere agli strumenti terapeutici più efficaci senza barriere burocratiche”.
Fimmg: la semplificazione che valorizza la medicina generale
Grande soddisfazione anche dalla Fimmg, che da anni chiede di riportare i farmaci innovativi al centro della prescrizione territoriale.
“Questa decisione segna un cambio di paradigma: restituisce centralità alla medicina del territorio e semplifica radicalmente l’accesso a terapie fondamentali per la salute di milioni di cittadini” – ha dichiarato il segretario generale Silvestro Scotti.
Il leader Fimmg ha sottolineato il lavoro svolto in Aifa e nei tavoli ministeriali, evidenziando la collaborazione sinergica con Fnomceo.
“È un successo della medicina generale, che ha dimostrato ancora una volta di saper proporre soluzioni clinicamente efficaci e sostenibili”.
Tra i vantaggi immediati, Scotti ha elencato:
1. Accesso diretto in farmacia, soprattutto per pazienti cronici e fragili.
2. Riduzione delle visite specialistiche inutili.
3. Eliminazione dei conflitti tra piani terapeutici diversi.
4. Miglioramento dell’aderenza terapeutica.
Inoltre, ha ribadito un principio guida per il futuro:
“La vera innovazione - precisa - non è solo tecnologica o farmacologica, ma passa anche dall’organizzazione e dalla semplificazione del sistema”.
Secondo Fimmg, questo provvedimento rafforza l’equità di accesso alle cure e dimostra che la Medicina generale, se ascoltata, può portare innovazione concreta ed efficace nel Servizio sanitario nazionale.