Contratto medici Ssn: Quici minaccia il ‘liberi tutti’
Guido Quici, presidente della Federazione Cimo-Fesmed, ha espresso forte preoccupazione: “Ci auguriamo che il testo non contenga passi indietro sulle condizioni di lavoro. Il contratto firmato lo scorso anno ha introdotto miglioramenti importanti, e ora serve tempo per applicarli pienamente. Per questo chiediamo che il rinnovo 2022–2024 sia limitato alla parte economica.” Secondo Quici, le aperture iniziali ricevute da Aran e Regioni si sono dissolte nel silenzio. “Non vorremmo trovare sorprese nell’atto di indirizzo. Se così fosse, difenderemo con fermezza quanto ottenuto. Qualsiasi tentativo di peggiorare l’attuale contratto sarebbe vissuto come una provocazione e rappresenterebbe il definitivo ‘liberi tutti’ per spingere i medici ad abbandonare la sanità pubblica.”
Il nodo economico resta critico. “Più della metà dell’incremento previsto è già percepito come indennità di vacanza contrattuale. E le regole della Pa ci vincolano su percentuali e tempistiche. Ma è evidente che i medici non sono trattati come gli altri dipendenti pubblici: valorizzati solo a parole, penalizzati nei fatti”.
Quici conclude con una provocazione: “A questo punto, tanto vale farli uscire dalla funzione pubblica. Se non si riconosce il ruolo dei medici nel Ssn, non si può pretendere che restino a sostenerlo.”