Un segnale importante arriva dagli Stati generali della salute e sicurezza sul lavoro, tenutisi oggi a Montecitorio, dove i rappresentanti della Confederazione dei sindacati autonomi dei lavoratori (Confsal) e del Sindacato medici italiani (Smi) hanno incontrato il Ministro del lavoro, Marina Calderone, e la presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni del lavoro in Italia, Chiara Gribaudo.Al centro del confronto, la richiesta di estendere le tutele assicurative dell’Inail anche ai medici di medicina generale, una categoria professionale che, pur operando in prima linea nella tutela della salute pubblica, è ancora esclusa da un sistema di protezione che dovrebbe essere universale. A darne notizia, in una nota congiunta, sono Angelo Raffaele Margiotta, segretario generale della Confsal, e Pina Onotri, segretaria generale dello Smi.
"Abbiamo ricevuto rassicurazioni circa la possibilità di estendere alla platea dei medici di medicina generale le tutele previste da Inail", dichiarano i due sindacalisti, sottolineando come questa misura sia ormai improcrastinabile, anche alla luce dei numerosi infortuni occorsi in ambito sanitario. Tra questi, la tragica scomparsa della dottoressa Maddalena Carta, simbolo di un’urgenza non più eludibile.
L’incontro si inserisce in un contesto più ampio di riflessione sul lavoro in sanità, dove la sicurezza degli operatori sanitari – spesso esposti a rischi fisici, biologici e psicologici – deve diventare una priorità politica e istituzionale. L’estensione delle coperture Inail rappresenterebbe un riconoscimento concreto del valore e della vulnerabilità del lavoro medico sul territorio.
Confsal e Smi ribadiscono l’impegno a proseguire il confronto con le istituzioni, affinché le promesse si traducano in atti normativi efficaci e tempestivi. La tutela della salute di chi cura è, oggi più che mai, una questione di giustizia e civiltà.