EvdCommentando la proclamazione dello stato di agitazione dei Mmg dell'Emilia Romagna, il segretario della Fimmg ha sottolineato che il malessere della professione ha connotati nazionali e che merita risposte immediate. Ha poi ricordato che il sindacato, durante il Congresso nazionale di ottobre, è pronto a dichiarare lo sciopero nazionale se non arriveranno segnali concreti. "Una protesta - ha detto -  che si valuterà di condividere con i maggiori sindacati dell’area sanitaria, proponendo di mettere in campo anche manifestazioni congiunte per l’ormai dilagante disagio di tutte le anime del Ssn".

A lanciare l'allarme è la Simg durante i recenti lavori del Congresso regionale. “Servono spazi adeguati per esercitare la professione, strumenti diagnostici e presidi vaccinali"- sottolinea Gianmarco Rea, segretario Simg Lazio -. Ma la Fimmg regionale ribatte esprimendo delle perplessità riguardo alla 'sovrabbondanza" dei Mmg: "ci sono migliaia di cittadini del Lazio senza Mmg e la situazione è destinata ad aggravarsi nei prossimi tre anni".

"Sugli ospedali si investe rilanciando il territorio". Angelo Testa, presidente nazionale Snami commenta così il piano del Governo per l'efficientamento degli ospedali. Pur sottolineando che si tratta di un passo importante da parte dell'esecutivo precisa: "Il vero collasso rischia di avvenire sul territorio, a causa della carenza di medici di medicina generale e delle pessime condizioni di lavoro che rendono la professione sempre meno attrattiva".

Mmg esclusi dai progetti sul futuro della organizzazione della sanità territoriale. La Fimmg provinciale di Bologna non ci sta e dichiara lo stato d'agitazione contro l'Azienda sanitaria. Il segretario generale della Fimmg, Silvestro Scotti, esprime la propria solidarietà ai colleghi sottolineando che: "Non si può tollerare oltre una situazione nella quale alla sofferenza generalizzata della categoria si aggiungono disagi creati ad hoc dalle burocrazie locali alle quali nulla interessano i processi di cura, ma solo la coerenza dei numeri e dei loro algoritmi da scrivania".

EvdSmi, aderendo allo stato di agitazione proclamato dai medici dipendenti e convenzionati, chiede di aprire un percorso che porti alla formulazione dell’Atto di Indirizzo per la definizione dell'Acn  2022 – 2024 della MG e avverte che senza un suo adeguato finanziamento "tutti gli sforzi organizzativi e di riordino gestionale e strutturale cadranno nel vuoto se le risorse non saranno congrue". Per Smi le risorse spese per l'acquisto delle armi dovrebbero essere investite sul Ssn, il personale medico e sanitario.

EvdL’Italia è un Paese sempre più vecchio e la classe medica non fa eccezione come ben evidenziano i dati Istat."Il Ssn nell’arco di due o tre anni si appresta a vivere un ampio ricambio generazionale - denuncia la Sigot - dove è fondamentale un’adeguata formazione per le nuove leve atta a fronteggiare una crescente domanda di assistenza per il progressivo invecchiamento della popolazione, l’aumento delle malattie croniche e della multimorbilità".

“Nessuno pensi di continuare a fare cassa sulla pelle del Servizio Sanitario Nazionale e dei suoi professionisti”. Non usano mezzi termini Pierino Di Silverio, segretario nazionale Anaao Assomed, Guido Quici presidente nazionale Cimo-Fesmed e Antonio De Palma, Presidente Nursing Up che serrano le fila dei medici, dirigenti sanitari, infermieri e professioni sanitarie ex legge 43/2006, affinché al Governo arrivino chiare le loro istanze.