Fare rete tra primo e secondo livello di cura in sanità è l'arma vincente per raggiungere tutti i pazienti, soprattutto quelli cronici che hanno bisogno quotidianamente di assistenza. A darne prova sono i dati incoraggianti rilevati dal progetto di screening delle valvulopatie negli anziani nato da una collaborazione tra la Fimmg Milano, i medici dell’Heart Valve Center dell’Ircss Ospedale San Raffaele di Milano e la Fondazione Alfieri per il Cuore con l’obiettivo di diagnosticare e prendere in carico quanti più possibili pazienti cronici con questa patologia.
Garantire la piena applicazione del diritto alla salute, affrontare: l'invecchiamento della popolazione, la crescente disaffezione dei medici europei al loro lavoro e un cambiamento di genere e di generazione nella demografia medica di tutta Europa che chiede di rivedere paradigmi di organizzazione dei sistemi sanitari. Questi gli impegni chiesti dal sindacato degli ospedalieri in una missiva aperta indirizzata ai nuovi parlamentari europei.
Angelo Testa presidente Snami nutre seri dubbi sulla road map inerente all'entrata a regime del Fascicolo sanitario elettronico, presentata dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per l’Innovazione Alessio Butti, . "I Mmg, da anni, sono altamente informatizzati - spiega Testa - eppure, ancora oggi, nella maggior parte dei casi non possono accedere in tempo reale ai referti ed esami dei loro pazienti, una situazione non imputabile alla loro responsabilità".
Tale attività "non deve arrecare pregiudizio al corretto e puntuale svolgimento dei propri compiti convenzionali compresi quelli riferiti e svolti all'interno delle Aggregazioni funzionali territoriali". A precisare ciò il sottosegretario alla Salute in commissione Affari Sociali alla Camera che ha risposto all'interrogazione di Gian Antonio Girelli (Pd) sullo svolgimento di prestazioni analoghe a quelle offerte dagli studi dei medici di famiglia presso centri di sanità privati.
Il ministro della Giustizia Carlo Nordio, intervendo da remoto al 46° Congresso della Simla intitolato “La Medicina Legale, un ponte verso il futuro della Sanità italiana” ha sottolineato quanto la Medicina difensiva impatti negativamente sul nostro Ssn anche da un punto di vista finanziario, da qui nasce la necessità di ridurre la responsabilità dei medici sia nella diagnosi sia negli interventi operativi di cui si sta positivamente occupando la Commissione Adelchi D'Ippolito.
I sindacati di categoria hanno generalmente accolto favorevolmente il piano del governo per la gestione delle liste d'attesa che è composto da due provvedimenti un decreto legge e un disegno di legge. Ma non mancano i distinguo. Fimmg non entra nei dettagli dei provvedimenti, ma focalizza l'attenzione sul coinvolgimento attivo dei Mmg. Smi bolla i provvedimenti come palliativi e chiede misure strutturali per garantire la salute dei cittadini. Per Fmt serve molto di più cioé un investimento sulla valorizzazione dei medici. Anche Snami chiede che si faccia di più, soprattutto considerando maggiormente il ruolo che possono svolgere i medici di famiglia.
Il segretario generale della Fimmg Silvestro Scotti ha accolto con favore l’implementazione della diagnostica di primo livello negli studi di medicina generale contemplata nel piano stilato dal governo sulle liste d'attesa e auspica che il disegno di legge proceda spedito e arrivi a compimento nel più breve tempo possibile, "così da consentire una piena applicazione del principio dell’appropriatezza della prestazione". Inoltre precisa che tale possibilità è già contemplata nell'Acn e ha visto anche il proficuo confronto con la Direzione generale della programmazione del Ministero della Salute dove è stato attivato il tavolo tecnico in tema di apparecchiature sanitarie per i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta.