Per il presidente Snami Angelo Testa, l'accordo siglato per il rinnovo della Convenzione 2019-2021 per i medici di assistenza primaria fallisce nel suo intento di attrarre i giovani medici, descrivendo una realtà di condizioni lavorative inadeguate e remunerazioni insostenibili. "La Medicina Generale - precisa Testa - perde ogni anno centinaia di borse già stanziante. Urge quindi un cambio di rotta per non compromettere il futuro della medicina territoriale".
L'analisi della Fondazione Gimbe sull'entità della carenza attuale e futura dei Mmg nelle Regioni italiane delinea uno scenario inquietante. Attualmente mancano 3.100 medici di famiglia e la situazione è destinata a peggiorare nel 2026. "Oltre alle carenze già esistenti - avverte il presidente della Fondazione Nino Cartabellotta - le proiezioni indicano, in particolare per le Regioni del Sud, un ulteriore calo dei Mmg nei prossimi anni. Una 'desertificazione' che lascerà scoperte milioni di persone".
Per il Presidente di Anac, Giuseppe Busia, l'utilizzo dei medici a gettone "tocca servizi fondamentali, improcrastinabili ed indispensabili per l’intera comunità, oltre che di grande impatto economico sulla spesa pubblica, per gli elevati costi sostenuti dalle Aziende sanitarie al fine di remunerare il personale medico reperito per turni spesso insostenibili”. Anac ha predisposto un report a disposizione delle Autorità sanitarie, al fine di prendere consapevolezza dell’entità del fenomeno e poter programmare meglio il fabbisogno di medici e infermieri.
L’Enpam interviene con un provvedimento tampone per incentivare i camici bianchi vicini alla pensione a prolungare i tempi dell'esercizio professionale. Per effetto di due delibere del Cda entrate in vigore il 1° marzo 2024, i medici e gli odontoiatri convenzionati e liberi professionisti che decideranno di andare in pensione dopo i 68 anni matureranno una pensione significativamente più alta.
A chiederlo è Pina Onotri segretario generale Smi: "Siamo d’accordo con il Ministro della Salute sull'opportunità che l'applicazione della disciplina degli incentivi prevista, attraverso la fiscalità agevolata, per i docenti e i ricercatori si estenda anche al personale medico dipendente del Ssn. Ma tale misura dovrebbe coinvolgere anche i Mmg per rispondere alla crisi della categoria e sostenere i costi di gestione dei loro studi che gravano moltissimo sui loro compensi".
Ritornano in campo le Asl con sanzioni e multe per i medici di famiglia rei "di precrizioni indebite di farmaci" o di aver superato la spesa media regionale. Succede nel Lazio, in Liguria, in Puglia. Ma i Mmg vanno al contrattacco. Nel Lazio Fimmg ha messo a disposizione dei colleghi una mail dedicata alla quale inviare tutte le inappropriatezze in cui si imbattono i medici di famiglia nell'esercizio quotidiano della loro professione e alle quali devono sopperire dando quindi adito alle cosiddette prescrizioni indotte.
Tra il 2023 e il 2032 saranno quasi 109 mila i medici che andranno in pensione, ma quelli in procinto di entrare nel sistema sanitario sono già di più: attualmente sono 141.000 i medici in formazione. L'avvertimento è di Anaao-Assomed. Per il sindacato il problema non è solo quantitativo, ma riguarda anche la distribuzione dei medici e la tipologia di specializzazione. Motivo per cui urge una risposta immediata e appropriata alla carenza di personale sanitario di oggi e una capacità di programmazione per il futuro.