Secondo quanto dichiarato dall'assessore al  welfare, Letizia Moratti, da giugno dovrebbe partire un nuovo servizio per i cittadini che permetterebbe di effettuare la scelta del medico di famiglia e la revoca presso le farmacie. Una novità che l'OMCeO di Milano contesta. "Se ne parla da tempo  - chiosa il presidente dell'OMCeO Roberto Carlo Rossi - e io sono sempre stato contrario e così rimango".

Il Sindacato Medici Italiani, in una missiva inviata ai vertici dell'Asl di Salerno, denuncia lo svuotamento e la chiusura dei presidi di continuità assistenziale e la continua esposizione all’aggressione del personale medico. Per la carenza di personale medico, la centrale del 118 è costretta a richiedere ai medici di continuità assistenziale di provvedere all’accompagnamento dei pazienti in ambulanza.

L'appello è del presidente della FNOMCeO, Filippo Anelli. Punto di riferimento di tale esternazione sono i dati non soddisfacenti del secondo booster contro il Covid,  destinato agli ultraottantenni e ai soggetti fragili. Per Anelli è il momento di tornare alla normalità, anche nelle modalità di somministrazione dei vaccini, in modo che sia il medico a poter fugare, con piena cognizione di causa, i dubbi del suo paziente. Un concetto che il presidente ha ribadito anche durante l’audizione di fronte al Nitag, il Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni.

Quasi 3 milioni: 2,6, per la precisione. Stando ad una prima ricognizione, questa è la somma che le Asl di Torino e provincia, sulla base di una sentenza della Corte dei Conti, devono far rientrare, facendo restituire a numerosi medici di famiglia gli emolumenti riconosciuti per le visite agli ospiti delle Rsa che le stesse aziende avevano in precedenza autorizzato e pagati per oltre dieci anni.

EvdAncora una volta sul sovraffollamento dei Pronto Soccorso, tema al centro delle cronache locali e nazionali, i medici di famiglia sono stati additati come parte in causa di accessi impropri. Ma questa volta hanno fatto sentire forte e chiara la voce di protesta di una categoria in prima linea, strangolata da tagli e burocrazia che, "senza fondi" e "in assoluta solitudine" deve parare i colpi di una gestione della sanità che è sempre più ragionieristica e sempre meno tarata sui reali bisogni assistenziali.

Evd"Non me la sento di dire che i medici di medicina generale italiani non sono all'altezza. Io penso che abbiano svolto una funzione fondamentale anche durante l'emergenza Covid, e che dobbiamo metterli meglio a sistema col resto del Servizio Sanitario Nazionale. Senza Medicina Generale non esiste il Ssn". Ad affermare ciò il Ministro della Salute Roberto Speranza, intervenendo in un recente convegno organizzato dalla Spi Cgil.

L'idea è stata lanciata dallo Snami Emilia-Romagna e proposta alla Regione, per risolvere con un'unica manovra due problemi: quello della carenza di personale per i servizi d'urgenza in ospedale e quello del mancato riconoscimento professionale per i medici di emergenza.