Per il  presidente della Fondazione Santa Maria Nuova Onlus, Giancarlo Landini, la crisi che investe i PS è strutturale e bisogna cambiare rotta e ripartire dal territorio. Motivo per cui per Landini: "Le proposte fatte per risolvere questo tipo di problema sono state per ora non appropriate. Come quella di reclutare Mmg e guardie mediche nei Pronto Soccorso, una idea di corto respiro. La strada da percorrere invece è quella di innalzare il livello di intensità delle cure del paziente anche a domicilio, per evitare troppi arrivi nei Pronto Soccorso”.

A protestare è lo Snami che dice no ai continui attacchi alla categoria. “Addossare inefficienza da parte delle Regioni ai Mmg - tiene a precisare Angelo Testa, Presidente nazionale Snami - appare funzionale al disegno tanto denigratorio quanto mistificatorio delle stesse Regioni per giustificare l’ingiustificabile tentativo di trasformare i medici in burocrati al servizio delle stesse burocrazie regionali ed aziendali e non più al sevizio dei cittadini. Non siamo nuovi a questi attacchi che celano il retropensiero di azzerare la Medicina Generale e consegnarla al privato, alle assicurazioni, ai grandi gruppi finanziari e alle mutue integrative”.

L'appello è dello Smi che in una nota stampa ha tenuto ad evidenziare la stretta connessione tra la discussione dell’ACN, che il sindacato ritiene anacronistico, i contenuti e le risorse previsti per la sanità dal Pnrr e la proposta della Conferenza delle Regioni sul Pnrr e Medicina Generale. Allo stesso tempo Smi dà molto rilievo alla Legge di Bilancio 2022 perché ritiene che le risorse dello Stato debbano rafforzare nell’insieme il Servizio Sanitario Nazionale. Per queste ragioni auspicano una forte sinergia tra tutte le proposte pubbliche che sono attualmente in campo.

“Siamo solidali con l’associazione ‘Medici a mani nude’ e con le loro famiglie che chiedono di aver riconosciuti gli indennizzi Inail anche per i Mmg e Pls deceduti per aver contratto il Covid. Siamo disponibili a valutare le loro richieste e a rappresentarle nelle giuste sedi”. Questo quanto dichiarato dal presidente della FNOMCeO, Filippo Anelli, al termine dell’incontro con una delegazione dell’associazione, guidata dal Presidente Gennaro Avano.

Per continuare a potenziare la campagna vaccinale nella Regione si sono svolti degli incontri con i rappresentanti dei sindacati dei medici di medicina generale:Fimmg, Smi e Snami e i rappresentanti delle farmacie per fare il punto sulla campagna e lavorare ad un maggiore coinvolgimento dei medici di famiglia nella somministrazione dei vaccini contro il Covid.

“Una carenza strutturale a cui da anni non si pone rimedio e negli ultimi mesi le sedi di guardia medica restano chiuse”. Questa la denuncia della Fismu. “Si è continuato a tamponare il deficit di questi professionisti - precisa Fismu -  reclutando medici specializzandi e neolaureati di altre Regioni, creando notevoli disagi per la formazione dei turni e delle reperibilità".

Ad un cospiquo numero di  medici di famiglia della Asl Napoli 2 e dell’Asl di Caserta le aziende contestano "alcune consuetudini prescrittive disallineate rispetto alle indicazioni ministeriali e regionali" in merito alle terapie domiciliari prescritte ai pazienti Covid. Per i sindacati di categoria si tratta di contestazioni paradossali per chi in piena pandemia curava i pazienti a casa.