La Medicina Generale sente la necessità di rispondere alle tante nuove richieste che vengono dai pazienti o dai loro familiari e con questo obiettivo che Fimmg e Metis hanno elaborato il documento denominato: “Gestione pazienti già Covid-19 positivi, nel contesto del territorio”. Si tratta di un Algoritmo gestionale che consente di affrontare o prevenire quelli che sono i segni clinici del cosìddetto Long Covid.

Parte della vita professionale dei medici è produrre attestati di vario genere muovendosi in una giungla di norme, circolari e aggiornamenti. Per semplificare questo lavoro e offrire un riferimento utile all'attività quotidiana l'OMCeO di Roma ha redatto il manuale: "Linee di indirizzo ed aspetti medico legali delle certificazioni mediche."Il tema oggetto del libro- spiega il presidente dell'Ordine capitolino, Antonio Magi - è complesso, specie se consideriamo tutti quegli aspetti di carattere medico legali e di responsabilità professionale legati alle certificazioni stesse che, essendo innumerevoli, possono sfuggire anche ai colleghi più esperti".

Smi settore emergenza 118 denuncia il paradosso dell'incompatibilità tra il corso di formazione specifica in Medicina Generale e qualsiasi attività convenzionale che costringe i medici del 118, insieme a quelli di guardia, idonei ad accedere in extra borsa al corso di formazione in MG, alle dimissioni dal servizio in cui attualmente lavorano. "È una situazione a dir poco paradossale"! commenta Maurizio Borgese, Responsabile Nazionale del Sindacato Medici Italiani (Smi) Settore Emergenza 118.

Ad affermarlo è Francesco Falsetti, presidente dell’Unione Medici Italiani che, commentando l’editoriale  del direttore dell’Agenas, Domenico Mantovani  nel nuovo numero di Monitor, la rivista dell’Agenas, dichiara: “In questo intervento non troviamo rispondenza ad una delle criticità principali del Ssn, la carenza del personale medico, in particolare dei medici del territorio”. E che ci sia una penuria di questi professionisti, soprattutto dei Mmg, lo testimoniano i continui allarmi che giungono dalla Lombardia, in particolare, solo nell'Ats di Milano sono 200 gli ambiti territoriali carenti di assistenza primaria. Ma il problema riguarda l'intero nostro Paese.

È quanto ha comunicato la FNOMCeO, in una circolare, ai presidenti degli Ordini dei Medici provinciali. Attualmente medici, infermieri, operatori delle professioni sanitarie e assistenti socio-sanitari che, senza un motivo valido, non hanno ancora rispettato l’obbligo vaccinale e non risultano neanche prenotati, sono 45.753 pari al 2,36% della categoria. La percentuale relativa ai medici sarebbe dello 0,2%, secondo quanto precisato dai sindacati di categoria.

Un’indagine conoscitiva del settore Anaao Giovani fotografa la situazione attuale economico-contrattuale dei giovani professionisti sanitari in Italia, attraverso la valutazione dell'attuazione periferica delle norme contrattuali del nuovo CCNL 2016-2018. L’auspicio è quello di promuovere una maggiore consapevolezza e sensibilità contrattuale da parte degli stessi dirigenti.

"Se questo clima di incertezza e caos comunicativo si protrarrà fino all'autunno, la campagna vaccinale antinfluenzale potrebbe essere seriamente compromessa". Questa è la preoccupazione di Francesco Papulino, segretario della Comegen (Cooperativa dei medici di famiglia dell'Asl Na 1), palesata durante una recente intervista rilasciata a NapoliToday.