Mancano i sostituiti e i medici di medicina generale potranno al massimo concedersi in estate una settimana di riposo. "Sono già tutti 'arruolati' per fare le vaccinazioni anti Covid, oppure impegnati nelle Usca - ha dichiarato all'Agi Paola Pedrini, segretario regionaledi Fimmg-Lombardia.

Il Comitato centrale della FOFI rivolge un appello alle Regioni perché si mettano finalmente a sistema nella campagna vaccinale contro iCovid-19 i farmacisti e le farmacie di comunità. Secondo la Federazione dell'Ordine dei Farmacisti è necessario coinvolgere subito tutti i professionisti della salute che possono contribuire direttamente all’immunizzazione, così da completare al più presto la copertura della popolazione.

L'Assimefac ritiene che la decisione del Ministero di lasciare facoltà al cittadino, già sottoposto a vaccinazione con vaccino Vaxzevria, di scegliere se eseguire la seconda dose con lo stesso vaccino o con vaccino mRNA sia una procedura atta ad evitare responsabilità da parte degli organi istituzionali e vada ritirata. "Tale provvedimento - sottolinea Assimefac - potrebbe generare una ulteriore confusione e sfiducia nel cittadino, portandolo a rivolgersi al proprio Mmg per un parere/consiglio che il medico non può rilasciare, salvo incorrere in seri rischi di risvolti medico/legali severi nel caso in cui si verifichino potenziali effetti avversi".

In una nota congiunta l’Intersindacale medici e pediatri di libera scelta (Snami, Smi, Simet, Cgil Medici, Federazione CIPe-SISPe-SINSPe) rende pubblica la richiesta d’incontro urgente fatta recapitare al Ministro della Salute, Roberto Speranza. "Con il progressivo sviluppo della campagna di  vaccinazione  - si legge nella nota - sono aumentati i carichi di lavoro per i Mmg e e per i pediatri di libera. Ad oggi la  campagna vaccinale è alla metà del suo tragitto, ma  incominciano, a mostrarsi evidenti contraddizioni. Chiediamo, per queste ragioni, un incontro urgente con il Ministro della Salute".

I medici di medicina generale stanno per passare dalle parole ai fatti. A testimoniarlo il coro di proteste che si è sollevato da tutte le rappresentanze sindacali di categoria. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è la decisione del governo sul rilascio del green pass da parte dei Mmg. "Siamo medici non stampanti - ha detto il segretario generale della Fimmg Silvestro Scotti - Non si può comprimere il diritto all’assistenza e mortificare così la professionalità". La pensa così anche Francesco Esposito, segretario nazionale Fismu: "I medici non sono burocrati, devono curare i loro pazienti, non stampare green card". Protesta anche lo Snami secondo cui le decisioni prese nei confronti dei medici di famiglia in questa lungo periodo pandemico sono contradditorie ed hanno generato troppe criticità per la categoria.

La richiesta è della Fismu che dice basta alle imposizioni dall'alto sulla categoria e chiede a tutti i sindacati di dar vita ad una forte protesta unitaria se il Ministero della Salute dovesse continuare a fare orecchie da mercante sulla necessità di fermare la deriva burocratica che si sta imponendo ai medici di medicina generale e la loro marginalizzazione. Per Fismu non ci si può sottrarre da "un confronto tra le parti prima di prendere decisioni che implicano il coinvolgimento dei Mmg".

“Il Sindacato Medici Italiani e il Sindacato Nazionale Autonomo dei Medici Italiani del Lazio daranno informazioni ai propri iscritti solo per l’adesione alla campagna vaccinale così come stabilito dagli accordi firmati, dando indicazione di non aderire alla piattaforma regionale. Continueremo a svolgere la campagna secondo le modalità consuete”. È quanto precisano, in una dichiarazione congiunta, Cristina Patrizi, Responsabile Regionale Area Convenzionale Smi Lazio e Giuseppe Di Donna, Presidente Regionale Snami Lazio.