A rendere nota la decisione è stato il Sumai, Sindacato Unico Medicina Ambulatoriale Italiana. In una nota stampa, gli specialisti ambulatoriali convenzionati interni dell'Asl Napoli 1, proclamano lo stato d'agitazione elencandone le motivazioni: utilizzo di auto proprie per le visite domiciliari ai pazienti non deambulabili; riconoscimenti di rimborsi mai percepiti. "L'Asl ha disatteso ogni accordo preso - dichiara Gabriele Peperoni, vice presidente nazionale del Sumai - e nostro malgrado siamo costretti a revocare la disponibilità all'uso dei nostri automezzi per le visite domiciliari".

La Fimmg Lazio ha sospeso momentaneamete lo stato di agitazione della categoria, proclamato la settimana scorsa, dopo il recente incontro con la Regione, in cui sono state discusse le nuove modalità di accesso per le vaccinazioni contro il Covid-19 presso gli studi dei Mmg del Lazio. La principale novità dell'incontro è stata la decisione di inserire i Mmg nel sistema di prenotazione del portale regionale dove i cittadini troveranno oltre che la prenotazione negli hub anche la prenotazione presso gli studi dei medici di famiglia o le farmacie. L'incontro è stato fruttuoso visto che succesivamente si è arrivati ad un accordo.

Si intensifica lo scontro in Veneto contro il vaccino in farmacia , dopo la Fimmg che era intervenuta sull’argomento con un deciso No, sono gli Ordini dei Medici che vanno contro il diktat nazionale imposto dal governo, la vaccinazione è un atto medico e serve una corretta anamnesi. Federfarma risponde: "L’anamnesi non è di nostra competenza, noi vacciniamo solo i sani".

Il Sindacato dei Medici Italiani ritiene necessaria la continuazione del confronto con Governo e parte pubblica in merito dell’applicazione del Pnrr per individuare le misure più efficaci di prevenzione e di cura per i cittadini italiani e per tutelare la professione medica. La Direzione Nazionale dello Smi sottolinea che le Case di Comunità sono inadatte al rilancio della Medicina di Prossimità.

È quanto sottolinea il segretario generale della Fimmg in una missiva inviata al Commissario straordinario per l'emergenza Covid-19, Francesco Paolo Figliuolo. Partendo dalla mancata o insufficiente fornitura di vaccini ai Mmg registrata in tutte le Regioni, nella missiva si chiede  quale ruolo si intenda determinare per la Medicina Generale nella campagna di vaccinazione e quale margine di intervento possa ricoprire la Struttura Commissariale nell’approvvigionamento e distribuzione delle dosi necessarie, affinché anche il setting della Medicina Generale possa favorevolmente contribuire all’obiettivo.

A ribadirlo è Tommasa Maio, segretario nazionale Fimmg Continuità Assistenziale, subito dopo l'ennessima aggressione ai medici di guardia avvenuta in provincia di Salerno. L’episodio per Maio riporta alla ribalta un tema sul quale da tempo Fimmg chiede un intervento deciso delle Istituzioni e della politica: l’attribuzione dello status di pubblico ufficiale ai medici nell’esercizio delle proprie funzioni.

“In questi anni abbiamo assistito a un ‘festival’ di formule e slogan sul potenziamento delle cure primarie sul territorio, ma abbiamo visto ben poco. Ora tale potenziamento nel Recovery Plan spetterebbe alle Case di Comunità. Ma mancano personale, risorse e abbonda la confusione sul chi e sul come saranno attuate. Il governo ascolti i medici o queste Case della Comunità saranno le ennesime ‘cattedrali nel deserto’ dannose per i cittadini”. A dichiarare ciò Francesco Esposito, segretario nazionale della Federazione Italiana Sindacale Medici Uniti.