Alberto Oliveti, Presidente Fondazione Enpam, sul sito dell'Ente lancia un allarme: "In qualità di presidente dell’Enpam devo esprimere una granitica contrarietà verso chi vorrebbe far passare i convenzionati alla dipendenza. Perché se si interrompesse il più importante flusso contributivo verso l’Ente, affonderebbe l’intero sistema pensionistico dei medici e degli odontoiatri". Inoltre esprime la propria contrarietà a tale evenienza perché sul territorio prossimità e fiducia devono stare insieme ricordando che: l'assistenza territoriale è centrata sul rapporto di fiducia con un medico convenzionato che viene scelto dal cittadino e che nell'ambito del Ssn eroga prestazioni e servizi a un costo prefissato.

È quanto ha sostenuto Claudio Cricelli, Presidente Simg durante il  recente webinar: 'Approcci innovativi tra etica e morale al tempo della pandemia'. "La pandemia - ha precisato Cricelli - ha generato un nuovo rapporto medico-paziente, ridisegnando anche i nostri compiti. Tante sfide di questi mesi sono andate oltre l’aspetto clinico e hanno ampiamente investito la sfera etica, come la scarsità di risorse".

"Sì, lo è", scrive Maurizio Laffranchi, medico di medicina generale, Milano. Una convinta asserzione che, come spiega Laffranchi, si fonda sui risultati dello studio, pubblicato su BMJ Open, che descrive una nuova strategia per ridurre l'impatto del Covid-19 sugli anziani e su altri soggetti clinicamente vulnerabili, dove i Mmg svolgono un ruolo attivo nella gestione dei pazienti ad alto rischio, riducendo gli esiti avversi per la salute. Si tratta del primo studio basato sulla popolazione che include tutte le persone residenti in una grande area metropolitana del Nord Italia e si concentra sui pazienti ad alto rischio di mortalità da Covid-19.

La giusta esigenza di accelerare e ampliare la campagna di vaccinazione non può andare a discapito della sicurezza. È questa la posizione della FNOMCeO dopo l'approvazione del Decreto "Sostegni" che di fatto non chiarisce se sia prevista o meno la presenza del medico nelle farmacie coinvolte anch'esse come sedi di campagna vaccinale. Critiche anche dallo Snami secondo cui il decreto "Sostegni" di fatto annulla la precedente norma che prevedeva le vaccinazioni in farmacia solo in presenza di un medico.

La richiesta è stata avanzata da Nunzia Placentino, presidentedi Assimefac, associazione che ha promosso il 19 marzo la giornata nazionale della Medicina Generale e poi ribadita da Pina Onotri, segretario generale Smi nell'incontro con il Commissario Straordinario per l'emergenza Covid: "Nell'incontro con il Commissario Straordinario Figliuolo per dare il nostro contribuito alla velocizzazione della campagna vaccinale di massa anti Covid chiediamo, prioritariamente, che siano destinati ai medici di medicina generale i vaccini monodose prodotti dalla Johnson&Johnson per la vaccinazione dei cittadini".

Si è svolto di recente, presso il Comando Logistico dell’Esercito, l’incontro tra una delegazione di Fimmg e la Struttura Commissariale di Governo retta dal Generale Francesco Paolo Figliuolo. Un incontro nel corso del quale il Commissario ha attentamente valutato ogni aspetto del coinvolgimento della Medicina Generale nell’ottica dell’accelerazione, già ampiamente impressa, al programma di vaccinazione di massa.

La pandemia ha provocato nel 40 per cento del personale sanitario reazioni acute di stress tanto più aggravate dalla vicinanza e dal tempo trascorso con i pazienti e le loro famiglie. A rivelare ciò la ricerca pubblicata sull’International Journal of Environmental Research and Public Health, condotta su un campione di 184 partecipanti provenienti da 43 paesi e 5 continenti diversi tra il 1 maggio ed il 15 giugno 2020, coordinata dall’Università di Pisa.