EvdNel cuore del Servizio sanitario nazionale si allarga una frattura profonda: quella della Medicina di famiglia. Tra pensionamenti, disinteresse dei giovani e fuga all’estero, la carenza di Mmg è ormai una crisi strutturale. Nemmeno il canale formativo riesce più a invertire la tendenza: i bandi regionali per la scuola di formazione in Mg mostrano tassi allarmanti di borse scoperte. Il collasso di un pilastro dell’assistenza pubblica non è più un rischio futuro, ma una realtà che si consuma ogni giorno.

La medicina territoriale in Lombardia è arrivata a un punto di rottura. Lo denunciano apertamente i medici di famiglia della Lamg (Libera Associazione Medicina Generale) in una lettera inviata all’assessore al welfare, Guido Bertolaso, e ai vertici delle Asst regionali. Otto i punti di criticità segnalati, accompagnati da altrettante proposte di intervento immediato.

Il presidente della Fnomceo interviene sulla bozza del Decreto attuativo del "Decreto anziani". Il provvedimento, pur riconoscendo un ruolo attivo a infermieri e farmacie esclude i medici, soprattutto i medici di famiglia  dalla possibilità di proporre direttamente progetti in tale ambito. Una scelta che ha suscitato critiche anche da parte di esperti e associazioni di pazienti, preoccupati per un modello assistenziale frammentato, in cui la figura medica rischia di restare ai margini.

EvdA Berlino, uno studio del Max Planck Institute rivela che i team ibridi composti da camici bianchi e Intelligenza artificiale sono più accurati di ciascuno dei due agenti da soli. L’efficacia nasce dalla complementarità degli errori: quando uno sbaglia, l’altro può correggere. Questa collaborazione promette un futuro medico più equo, con diagnosi più precise e decisioni cliniche più ponderate.

EvdMentre si rinnovano i contratti per il comparto sanitario e si prospetta l'avvio al più presto delle trattative per la dirigenza medica, per i medici di famiglia tutto è ancora avvolto nel silenzio. "La Medicina generale non può restare fuori dalla partita". Silvestro Scotti segretario generale Fimmg chiede l’avvio immediato degli atti di indirizzo per i medici convenzionati e avverte: "Basta firmare contratti riferiti al passato, mentre intorno a noi cambia tutto: l’organizzazione territoriale, il rapporto con i pazienti, le tecnologie". Il 19 luglio il Consiglio nazionale del sindacato valuterà le prossime mosse nel caso in cui non ci fossero state risposte.

Il fronte sindacale della dirigenza medica si compatta e alza la voce. Dopo la firma del contratto del comparto sanità, Anaao Assomed e Cimo-Fesmed chiedono con urgenza l’apertura delle trattative per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale 2022–2024 e l’avvio contestuale del tavolo per il triennio 2025–2027. “Le attese devono finire qui”, dichiara il segretario nazionale di Anaao Assomed, Pierino Di Silverio. “Non ci sono più alibi. Le Regioni emanino subito l’atto di indirizzo o saremo costretti a proclamare lo stato di agitazione.

Durante l’incontro con i rappresentanti delle Regioni, il sindacato ha ribadito le sue posizioni, evidenziando progressi su salario, digitalizzazione e riordino delle professioni, ma ha posto l'accento su alcune problematiche da risolvere, come il reclutamento del personale dall’estero, le procedure di accesso ai concorsi e l’affidamento delle strutture complesse.