Per Roberto Carlo Rossi, presidente Omceo Milano, la sicurezza dei pazienti non può prescindere dalla sicurezza dei medici e, visto il clima di aggressione verso questi professionisti con perpetrati e continui atti di violenza, chiede che si indica una giornata mondiale anche per la sicurezza dei camici bianchi.
Il segretario generale Fimmg, Silvestro Scotti, dopo le ultime due aggressioni ai Mmg che si sono registrate nel giro di 24 ore, ha chiesto l'intervento del presidente della Repubblica: "I medici sono i custodi di uno dei principali diritti costituzionali. Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti che, ormai, sembrano non rispettare più il ruolo civile e sociale dei professionisti della salute trasformati in capri espiatori".
Dalla professione si eleva un grido di protesta contro le valutazioni sprezzanti verso l'operato professionale dei medici di medicina generale alimentato dai mass media. I sindacati di categoria, seppur con numerosi distinguo, denunciano una campagna mediatica che sminuisce ruolo e funzioni dei Mmg, mina il già precario rapporto fiduciario con gli assistiti, indispensabile nella relazione di cura, e non affronta il cuore della questione: il nostro sistema sanitario è imploso tra tagli e marginalizzazione da parte della politica.
Commentando la proclamazione dello stato di agitazione dei Mmg dell'Emilia Romagna, il segretario della Fimmg ha sottolineato che il malessere della professione ha connotati nazionali e che merita risposte immediate. Ha poi ricordato che il sindacato, durante il Congresso nazionale di ottobre, è pronto a dichiarare lo sciopero nazionale se non arriveranno segnali concreti. "Una protesta - ha detto - che si valuterà di condividere con i maggiori sindacati dell’area sanitaria, proponendo di mettere in campo anche manifestazioni congiunte per l’ormai dilagante disagio di tutte le anime del Ssn".
A lanciare l'allarme è la Simg durante i recenti lavori del Congresso regionale. “Servono spazi adeguati per esercitare la professione, strumenti diagnostici e presidi vaccinali"- sottolinea Gianmarco Rea, segretario Simg Lazio -. Ma la Fimmg regionale ribatte esprimendo delle perplessità riguardo alla 'sovrabbondanza" dei Mmg: "ci sono migliaia di cittadini del Lazio senza Mmg e la situazione è destinata ad aggravarsi nei prossimi tre anni".
"Sugli ospedali si investe rilanciando il territorio". Angelo Testa, presidente nazionale Snami commenta così il piano del Governo per l'efficientamento degli ospedali. Pur sottolineando che si tratta di un passo importante da parte dell'esecutivo precisa: "Il vero collasso rischia di avvenire sul territorio, a causa della carenza di medici di medicina generale e delle pessime condizioni di lavoro che rendono la professione sempre meno attrattiva".
Mmg esclusi dai progetti sul futuro della organizzazione della sanità territoriale. La Fimmg provinciale di Bologna non ci sta e dichiara lo stato d'agitazione contro l'Azienda sanitaria. Il segretario generale della Fimmg, Silvestro Scotti, esprime la propria solidarietà ai colleghi sottolineando che: "Non si può tollerare oltre una situazione nella quale alla sofferenza generalizzata della categoria si aggiungono disagi creati ad hoc dalle burocrazie locali alle quali nulla interessano i processi di cura, ma solo la coerenza dei numeri e dei loro algoritmi da scrivania".