Oltre alla necessità di mettere nero su bianco il nuovo Atto di Indirizzo per il comparto, il sindacato chiede al governo lo stanziamento di nuovi fondi dedicati alla MG anche per valorizzarne i fattori produttivi. Per il presidente nazionale Snami, Angelo Testa è fondamentale premiare e ristorare i medici che contribuiscono a ridurre le liste d'attesa e svolgono medicina di qualità, obiettivo chiave per garantire un migliore accesso alle cure da parte di tutti i cittadini".
Una domanda legittima, viste le denunce che arrivano da varie parti d'Italia sulla penuria dei Mmg a cui si affianca anche la desertificazione dei bandi di concorso per la MG. Giovanni Senese, segretario regionale Smi Campania ha dichiarato che nella Regione sono stati ben 222 gli incarichi vacanti di assistenza primaria a ciclo di scelta per l'anno 2024. Nella provincia di Foggia, dove sono andate deserte undici assegnazioni su una popolazione di circa 600.000 abitanti, oltre 13.000 cittadini sono senza medico. In Sardegna il recente congresso regionale della Simg ha posto al centro dell'evento la questione denunciando che: "Mancano oltre 500 Mmg. Preoccupa la gestione di alcune aree isolate, ma sono colpite anche le città di Cagliari e Sassari".
In una nota congiunta le Federazioni nazionali Fnomceo, Fnopi , Fnofi, Fnopo, Fnovi e Fno Tsrm Pstrp sottolineano di aver accolto con soddisfazione l'emendamento al Ddl lavoro approvato in XI Commissione della Camera che introduce permessi non retribuiti (fino a un massimo di 8 ore mensili) per i rappresentanti degli Ordini professionali nell'esercizio delle proprie funzioni, sanando così una storica discriminazione tra chi svolge attività ordinistica ed altri settori di rappresentanza pubblica.
Per Roberto Carlo Rossi, presidente Omceo Milano, la sicurezza dei pazienti non può prescindere dalla sicurezza dei medici e, visto il clima di aggressione verso questi professionisti con perpetrati e continui atti di violenza, chiede che si indica una giornata mondiale anche per la sicurezza dei camici bianchi.
Il segretario generale Fimmg, Silvestro Scotti, dopo le ultime due aggressioni ai Mmg che si sono registrate nel giro di 24 ore, ha chiesto l'intervento del presidente della Repubblica: "I medici sono i custodi di uno dei principali diritti costituzionali. Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti che, ormai, sembrano non rispettare più il ruolo civile e sociale dei professionisti della salute trasformati in capri espiatori".
Dalla professione si eleva un grido di protesta contro le valutazioni sprezzanti verso l'operato professionale dei medici di medicina generale alimentato dai mass media. I sindacati di categoria, seppur con numerosi distinguo, denunciano una campagna mediatica che sminuisce ruolo e funzioni dei Mmg, mina il già precario rapporto fiduciario con gli assistiti, indispensabile nella relazione di cura, e non affronta il cuore della questione: il nostro sistema sanitario è imploso tra tagli e marginalizzazione da parte della politica.
Commentando la proclamazione dello stato di agitazione dei Mmg dell'Emilia Romagna, il segretario della Fimmg ha sottolineato che il malessere della professione ha connotati nazionali e che merita risposte immediate. Ha poi ricordato che il sindacato, durante il Congresso nazionale di ottobre, è pronto a dichiarare lo sciopero nazionale se non arriveranno segnali concreti. "Una protesta - ha detto - che si valuterà di condividere con i maggiori sindacati dell’area sanitaria, proponendo di mettere in campo anche manifestazioni congiunte per l’ormai dilagante disagio di tutte le anime del Ssn".