Il ministro della Giustizia Carlo Nordio, intervendo da remoto al 46° Congresso della Simla intitolato “La Medicina Legale, un ponte verso il futuro della Sanità italiana” ha sottolineato quanto la Medicina difensiva impatti negativamente sul nostro Ssn anche da un punto di vista finanziario, da qui nasce la necessità di ridurre la responsabilità dei medici sia nella diagnosi sia negli interventi operativi di cui si sta positivamente occupando la Commissione Adelchi D'Ippolito.
I sindacati di categoria hanno generalmente accolto favorevolmente il piano del governo per la gestione delle liste d'attesa che è composto da due provvedimenti un decreto legge e un disegno di legge. Ma non mancano i distinguo. Fimmg non entra nei dettagli dei provvedimenti, ma focalizza l'attenzione sul coinvolgimento attivo dei Mmg. Smi bolla i provvedimenti come palliativi e chiede misure strutturali per garantire la salute dei cittadini. Per Fmt serve molto di più cioé un investimento sulla valorizzazione dei medici. Anche Snami chiede che si faccia di più, soprattutto considerando maggiormente il ruolo che possono svolgere i medici di famiglia.
Il segretario generale della Fimmg Silvestro Scotti ha accolto con favore l’implementazione della diagnostica di primo livello negli studi di medicina generale contemplata nel piano stilato dal governo sulle liste d'attesa e auspica che il disegno di legge proceda spedito e arrivi a compimento nel più breve tempo possibile, "così da consentire una piena applicazione del principio dell’appropriatezza della prestazione". Inoltre precisa che tale possibilità è già contemplata nell'Acn e ha visto anche il proficuo confronto con la Direzione generale della programmazione del Ministero della Salute dove è stato attivato il tavolo tecnico in tema di apparecchiature sanitarie per i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta.
Pina Onotri segretaria generale Smi lancia un monito sull'accordo siglato da Fimmg e lega Coop e sulla proposta Enpam delle CdC spoke in comodato d'uso. "Una sanità pubblica - sottolinea Onotri - non può prescindere dal ruolo pubblico dei medici che vi lavorano all’interno, dove per ruolo pubblico intendiamo sia un rapporto di lavoro dipendente sia convenzionato che continui a prevedere un’interfaccia diretta tra l’Ente Pubblico e i suoi medici, senza necessità di intermediari. In questo senso abbiamo già visto come è andata a finire con i medici a gettoni negli ospedali".
Per abbattere le liste d'attesa negli ospedali, la Giunta provinciale altoatesina ha previsto una spesa di 200.000 euro per quest'anno e di 400.000 per quelli successivi per permettere ai Mmg una diagnostica di primo livello dotandosi di: elettrocardiogramma, ecografo portatile, lettore dell'emocromo, holter pressorio, doppler per arterie superiori ed inferiori, spirometro da ambulatorio, dermatoscopio ed audiometro.
Si è svolto di recente un incontro proficuo tra la delegazione della Fimmg Lazio e la Direzione Regionale, sul tema delle convocazioni dirette da parte dei distretti dei medici di famiglia per la valutazione del comportamento prescrittivo. Fimmg ha contestato il metodo contabile, basato solo sul numero delle confezioni erogate che, esula da una corretta valutazione di una appropriatezza prescrittiva, che deve considerare anche una valutazione clinica.
Snami ha definito paradossale l'offerta dell'Ente Previdenziale dei medici di affidare a un fondo immobiliare il compito di realizzare, in tutto il territorio nazionale, degli studi professionali idonei per il lavoro in team (CdC spoke) che saranno poi dati in affitto o in leasing ai Mmg interessati. Il sindacato chiede di rivedere tale decisione considerata ingiusta perché i medici di famiglia "verrebbero costretti a pagare due volte: prima con i propri contributi e poi con un affitto".