Il sottofinanziamento della sanità, la carenza di medici e personale, la sicurezza inefficiente per chi opera nel Ssn e i servizi deficitari aumentano il malcontento dei cittadini e chi opera nella sanità pubblica diventa il facile capro espiatorio di tutto ciò. Questa in sintesi è la denuncia delle associazione dei medici e infermieri sull'impennata delle aggressioni che ha aperto il nuovo anno.

Intervenire sulla depenalizzazione dell’atto medico, eliminare il tetto di spesa e valorizzare l’indennità di specificità medica e sanitaria. Sono questi, secondo il sindacato di categoria Federazione Cimo-Fesmed, i tre punti nodali che potrebbero rendere il lavoro nella sanità pubblica nuovamente attrattivo sia per i medici sia per i tanti professionisti che sono tentati di abbandonare il pubblico per lavorare nel privato o all’estero.

EvdSecondo la survey della Federazione internisti ospedalieri (Fadoi) il 46% dei medici pensa alla pensione anticipata e il 38,7% dei non pensionabili di lasciare la sanità pubblica mentre uno su dieci vuole cambiare mestiere. Ma circa il 70% degli ospedalieri vede ancora nel Ssn un baluardo del diritto alla salute e mette le ragioni assistenziali davanti a quelle economiche.

EvdCon la Determina Aifa del 2 gennaio 2024 la Nota 101 è stata ulteriormente differita alla data del 9 aprile 2024.  "Utilizziamo questo tempo - scrive Walter Marrocco, responsabile scientifico della Fimmg sul sito del sindacato -  per valutare, insieme a specialisti e Aifa, l’opportunità di una profonda revisione dei contenuti della nota che prevederebbe un’importante coinvolgimento dei Mmg nella gestione della terapia anticoagulante orale nella profilassi e nel trattamento della trombosi venosa profonda (TVP), dell'embolia polmonare (EP) e nella prevenzione delle recidive di EP e TVP".

La Società Italiana di Psichiatria è fortemente preoccupata dal rischio di costruire una facile risposta politica al disagio psichico e denuncia che alle svariate proposte di Legge in Parlamento per lo psicologo di comunità non se ne accompagna nemmeno una per la riorganizzazione e il finanziamento del servizio pubblico dei Dipartimenti di Salute Mentale, presidi del territorio e cardini della cura delle persone che soffrono di un disturbo psichico.

"Aderendo alla CONFSAL - spiega Pina Onotri segretario generale Smi - abbiamo avviato un nuovo percorso per dare slancio alla nostra azione sindacale in favore della categoria dei medici. Bisogna dare risposte immediate alla crisi della professione che coinvolge tutti gli operatori del  Ssn. Cominceremo a lavorare da subito sui tavoli ministeriali e chiederemo un incontro al ministro affinché si istituisca un tavolo tecnico sulla deburoctatizzazione del lavoro medico".