Elaborato da SUMAI e Sifop, il documento analizza le criticità nella presa in carico del paziente cronico nell’era post Covid, proponendo risposte di salute attraverso un modello di équipe multidisciplinare. Gli Specialisti ambulatoriali, i Mmg, i Pls, gli Infermieri e i Farmacisti, lavorando insieme, ognuno secondo le proprie competenze e specificità, possono mettere in campo una presa in carico efficace e alternativa al modello ospedalocentrico migliorando: la prevenzione e la diagnosi della patologia, il ruolo dello specialista/professionista nella gestione della tematica trattata, l’aderenza alla cura e alle terapie.
I due sindacati hanno aderito alla mobilitazione promossa dai sindacati della dirigenza sanitaria, dei medici e dei veterinari. "Il Ssn, con la fuga dei medici e il burnout di quelli che restano, sta spegnendosi" denuncia Pina Onotri segretario nazionale Smi. Francesco Esposito, segretario nazionale Fismu (ora FMT)" ha dichiarato: "Manca il personale, prevale il precariato, i Mmg affogano nella burocrazia e in compiti impropri nel frattempo gli appelli dei medici restano inascoltati".
Dipendenza per i giovani medici di famiglia da impiegare nelle Case di Comunità, i Mmg più anziani saranno liberi di scegliere tra convenzione o dipendenza, specializzazione ad hoc per la MG, impiego delle ex guardie mediche per le visite domiciliari. Sono questi alcuni dei cardini del cambiamento che il ministro della Salute, Orazio Schillaci, metterà nero su bianco in un decreto dedicato. Questo almeno è quanto si evince da una recente intervista che il ministro ha rilasciato alla Stampa. Fimmg dice no alla dipendenza dei Mmg e precisa che tale scelta non è argomento di discussione, ma dice sì alla specializzazione.
Per il sindacato segna una svolta importante per circa 7.000 medici di medicina generale la recente approvazione dell'em. n. 3.25 al DL 51/2023, che vede come prima firmataria l’Onorevole Marta Schifone. I medici del ruolo unico di assistenza primaria, con incarico a quota oraria di 24 ore settimanali, fino al 2026, potranno avere in carico fino a 1.000 assistiti. Secondo Fimmg, l’approvazione dell’emendamento "non solo valorizza la professionalità dei Mmg, ma realizza un’assistenza capillare ed efficace per i cittadini".
Rispetto al 2017 la fiducia verso i medici di famiglia dei cittadini (94%) che vivono in Veneto, Friuli-Venezia Giulia e nella provincia autonoma di Trento mostra una flessione, ma resta alta (81%). Questo quanto si evince da un sondaggio di Demos per l'Osservatorio sul Nordest i cui dati sono stati pubblicati di recente sul quotidiano il Gazzettino. Gli assistiti, inoltre, mostrano qualche remora sull'accesso allo studio del Mmg per appuntamento, preferendo l'accesso misto o libero.
L’Ats di Bergamo ha tagliato temporaneamente le postazioni di guardia medica da 27 a 7. Per l'OMCeO di Milano si tratta di una decisione scellerata e di un segnale preoccupante. “Tre anni a parlare di ‘territorio’ e di medicina di prossimità – ha dichiarato il presidente dell'OMCeO-Mi Roberto Carlo Rossi - e il primo vero atto politico della sanità regionale Lombarda è di quasi cancellare il servizio di guardia medica".
L'accordo, definito storico dall'assessore alla Salute di Regione Emilia-Romagna, Raffaele Donini, stabilisce che i medici di continuità assistenziale opereranno in équipe nei Centri di Assistenza Medica per le Urgenze (Cau) su base territoriale che la Regione sta realizzando. Agiranno per ciò che attiene la gestione dei bisogni urgenti di salute di cittadini a bassa complessità, per lo più identificabili di norma come codici bianchi e verdi.