EvdDare spazio e voce ai medici di medicina generale per interpretare le esigenze di chi esercita la Medicina di Famiglia, questo è sempre stato l'obiettivo delle nostre pubblicazioni cartacee e digitali. Ed è proprio per questo motivo che non possiamo esimerci dal lanciare un sondaggio su di una questione che appare dirimente per il futuro della professione e che è fonte di acceso dibattito. 

EvdSono stati 18.213, nel 2023, gli operatori sanitari coinvolti in aggressioni e il fenomeno in questi anni non si è placato. Dal III Rapporto Fnomceo-Censis, presentato di recente, che indaga sulle cause di tale realtà, emerge che per sradicare questa violenza, oltre al pugno di ferro sui responsabili di atti violenti, occorre un massiccio rilancio del Servizio sanitario per poter allentare la pressione quotidiana della domanda sanitaria dei cittadini esercitata su strutture e servizi che è la prima causa della difficile condizione lavorativa di medici, infermieri e altro personale sanitario.

La Federazione dei Medici Territoriali sostiene l’emendamento al Ddl “prestazioni sanitarie” in discussione al Senato affinché il Cfsmg sia specialistico, come nel resto d’Europa, ma chiede una riforma complessiva anche del corso di laurea in Medicina affinché la formazione dei futuri Mmg venga demandata ai dipartimenti universitari di medicina generale gestiti da medici di famiglia.

Il Ssn deve fare i conti con la crescente penuria di medici di medicina generale. Per invertire questa tendenza, secondo il Sindacato dei medici italiani, bisogna investire da subito sulle risorse umane, sui medici dell’area convenzionata equiparando i loro stipendi a quelli europei, innalzando le tutele e garantendo maggiori diritti, sostenendo le spese di gestioni degli studi, attualmente tutte a carico dei professionisti e prevedere misure di vantaggio per la fiscalità. Questi provvedimenti potrebbero rappresentare degli incentivi per le nuove generazioni a intraprendere la professione.

L'approvazione dell'emendamento al Dl Professioni sanitarie che stabilisce la certificazione di malattia con modalità di telemedicina per Pina Onotri, segretario generale Smi, è un primo passo verso un alleggerimento della burocrazia a cui sono sottoposti i medici di medicina generale, ma bisogna fare di più. Per Angelo Testa, presidente Snami però sarà di difficile applicazione e quindi non andrà a ridurre il carico burocratico dei Mmg.

EvdPer il 72,3% dei cittadini negli anni si è verificato un peggioramento del Ssn. Ma, in un contesto di crisi conclamata del servizio sanitario e in un momento di incrinatura nel rapporto medico-paziente, c’è un baluardo che tiene: ed è proprio il medico di medicina generale. Per l’88,9% degli italiani è una figura importante perché lo aiuta a trovare soluzioni adatte alle sue esigenze, per il 76% è essenziale averlo vicino casa e il 71,8% non rinuncerebbe mai al proprio Mmg di fiducia. Questo è quanto si evince da alcuni dati del III Rapporto Fnomceo-Censis, “Centralità del medico e qualità del rapporto con i pazienti per una buona sanità. Alle origini della criticità della condizione dei medici nel Servizio sanitario”.

EvdIl monitoraggio dei Lea ha indicato per l'anno 2023 un trend di peggioramento continuo nell'area delle cure sul territorio. "Noi stiamo cercando di dare il massimo per la Medicina generale - ha commentato all'Adnkronos Salute il segretario nazionale della Fimmg Silvestro Scotti. Per Scotti  un tale risultato, oltre alla crisi che vive il comparto per la carenza di Mmg e l'aumento delle cronicità, non può prescindere dal fatto che si  sia investito di più sull'ospedale "per far fronte alle necessità dell'assistenza ospedaliera, anche con misure tampone, ma nulla è stato fatto per il territorio".