"Se la Sanità territoriale calabrese non crolla è proprio grazie al silenzioso, costante, efficace impegno dei tanti medici di medicina generale che continuano, nonostante tutto, a fare il proprio lavoro, con impegno e passione". Rispondono così i sindacati dei Mmg al presidente della Regione che li indica tra le cause dei disagi dei Ps perché effettuano poche visite domiciliari.

Questa la denuncia della segretaria lombarda della Fimmg Paola Pedrini, intervistata dal quotidiano Avvenire per commentare il fatto che all'ultimo bando per reclutare 424 nuovi Mmg nel capoluogo lombardo, nell'hinterland e a Lodi sono arrivate solo 48 candidature. Per Pedrini la professione di Mmg è sempre meno attrattiva ridotta a mera burocrazia, con la parte clinica sempre più mortificata e in Lombardia la situazione della medicina territoriale è diventata insostenibile, soprattutto nel capoluogo.

"Prorogare il cosiddetto 'scudo penale' per i professionisti sanitari, introdotto durante l’emergenza Covid, per far fronte a un’altra crisi: quella della carenza di medici nel Ssn". È quanto ha chiesto il presidente della FNOMCeO durante l'audizione sulla “Colpa professionale medica” presso la Commissione ad hoc del Ministero della Giustizia. Per evitare la strumentalizzazione del processo penale ai fini del risarcimento civile, la FNOMCeO ha anche proposto alcuni correttivi al quadro normativo vigente.

EvdDai sindacati dei medici di medicina generali fino alla Federazione dei farmacisti c'è un consenso unanime sulla decisione di rendere strutturale la ricetta elettronica, contemplata nel disegno di legge delega, approvato di recente dal Consiglio dei Ministri, che dovrà poi essere vagliato dal Parlamento. I sindacati però chiedono di velocizzare i tempi. Il testo contiene varie misure di semplificazione su diversi ambiti. Per i pazienti cronici il disegno prevede anche che la  ricetta  elettronica abbia validità per 12 mesi.

Evd"I nuovi dati raccolti e diffusi da Agenas nel Rapporto dedicato alla medicina generale - ha dichiarato il segretario generale della Fimmg Silvestro Scotti -  ben descrivono come l’Italia abbia in questi anni investito molto poco sul potenziamento di una medicina di prossimità".  Gli fa eco il segretario generale dello Smi, Pina Onotri: “Senza il personale medico sul territorio il nostro Ssn faticherà a garantire quella capillarità delle cure che per anni è stata un nostro vanto".

La decisione è stata presa dopo l’incontro in prefettura tra l’Ausl e i rappresentanti della Fimmg. Ma è già in programma un nuovo incontro per fare il punto della situazione. Secondo quanto dichiarato da Fimmg l'Ausl ha accolto le richieste del sindacato tra cui quelle inerenti l'obbligo degli specialisti a farsi carico delle ricette di loro competenza, la gestione dei nuclei di assistenza territoriale, cioè i centri per le cure primarie che si attivano nelle zone non coperte dalla medicina di famiglia.

Questo è il pensiero dello Snami: “Il legislatore e la politica - spiega il presidente nazionale Snami Angelo Testa - non possono rimanere ad assistere, come se niente fosse, ai tanti episodi che mettono a repentaglio l’incolumità di medici, infermieri e sanitari. Servono pene severissime anche nei casi di aggressioni verbali e minacce, facendo prevenzione nella creazione di una rete di tutela e protezione intorno al personale sanitario”.