Dove si può, come nel Lazio, per la vaccinazione antinfluenzale, i cittadini scelgono di recarsi negli studi dei medici di famiglia e dei pediatri. Il 93% delle vaccinazioni somministrate nella Regione sono state infatti effettuate negli ambulatori dei Mmg e dei Pls. Questo è quanto si evince dai dati estrapolati dal sistema SISMED.
Mentre per il 15 dicembre è stata indetta la manifestazione dell'intersindacale dei dei medici, veterinari e dirigenti sanitari, anche i medici di medicina generale annunciano battaglia contro una manovra economica che non contempla affatto un sostegno alla categoria né stanzia risorse per il potenziamento dell'assistenza di prossimità e dei contratti dei medici convenzionati. Fimmg chiama alla mobilitazione nazionale e Fismu chiede un'azione unitaria di tutti i medici e di tutti i sindacati affinché si apra una vertenza sanità con il governo.
Cresce il consenso sulle perplessità espresse dal sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato in merito alla realizzazione delle CdC. Smi tiene a sottolineare che le CdC non sono la risoluzione della crisi che investe i Mmg. Il sindacato ha il timore che si voglia far fronte alla carenza dei medici di famiglia spostandoli da una parte all’altra del territorio. Anche i pediatri della Fimp scendono in campo evidenziando le criticità delle Case della Salute e chiedono di ritornare a investire su prossimità e capillarità.
"Il ritorno alla normalità riporta alla luce altri nemici: non soltanto l'influenza - ha dichiarato Pierluigi Bartoletti vice-segretario nazionale Fimmg - ma anche tutti quei virus che circolano nel periodo autunnale e invernale e tra questi c'è ancora il Covid. Diventa necessario cercare di compenetrare le esigenze dei pazienti con patologie croniche con quelli che riportano patologie acute, tenere in considerazione contemporaneamente anche i casi Covid e quelli influenzali".
A dichiarare ciò è stato il segretario della Fimmg del Veneto, Maurizio Scassola, commentando la proposta del presidente della Regione Veneto di consentire ai Mmg di rimanere in servizio fino ai 75 anni. "Nell'ambito dell'emergenza dovuta alla carenza dei medici di famiglia - afferma Scassola - è una proposta di cui si può discutere, ma stiamo continuando a tamponare le emergenze, senza una visione di insieme dei problemi e soprattutto senza un progetto della Regione su cui sviluppare la Medicina Generale, o meglio l'assistenza primaria".
La FNOMCeO ha dato avvio alla revisione del Codice Deontologico con un board multidisciplinare di medici, giuristi, docenti, giornalisti, filosofi, esponenti della società civile. L'auspicio è che sia pronto per il 2024. Secondo il presidente della FNOMCeO il nuovo Codice deve partire da quei principi etici che medici e odontoiatri si tramandano da millenni affinché sia in grado di affrontare le sfide del presente e del futuro: "il mondo cambia e cambia anche il Codice, si adatta ai cambiamenti, dovrà essere in grado di rispondere alle nuove sfide che investono la società e la professione. Telemedicina, nuove tecnologie, ambiente: sono queste le nuove frontiere che oggi incidono sulla relazione di cura".
Le organizzazioni sindacali dei medici, veterinari e dirigenti sanitari esprimono preoccupazione per i contenuti della manovra economica presentata dal Governo che in sanità destina sì più risorse, ma per bollette, vaccini e farmaci anti Covid, non per servizi e personale. Motivo per cui, non solo l'intersindacale ha dichiarato lo stato di agitazione, ma ha proclamato una manifestazione a Roma per il 15 dicembre. "Con la manifestazione - si legge nel comunicato stampa - ci rivolgiamo ai cittadini affinché siano consapevoli della deriva in cui sta precipitando la sanità pubblica: ci legano le mani e senza risorse potremo proteggere e assistere i nostri pazienti solo in parte e solo grazie a grandi sacrifici che pesano sulle nostre vite e su quelle delle nostre famiglie".