Ad affermarlo è il presidente dell'Ordine dei Medici di Roma, Antonio Magi, secondo cui si tratta di "uno strumento utilissimo, ma deve poter essere consultato in qualsiasi parte d'Italia". Ad oggi non è così. Non solo alcune regioni "lo hanno solamente messo su carta" e quelle che lo hanno attivato "utilizzano software differenti, molti dei quali non dialogano tra di loro".
Il Congresso Simg dell'Emilia Romagna ha focalizzato l'attenzione sul nuovo ruolo dei Mmg con la costituzione delle Case della Salute o di Comunità, già sperimentate nella Regione, ma che con il DM71 avranno una diversa articolazione. “Il numero delle Case della Salute in questi anni è cresciuto - ha sottolineato Maria Stella Padula, Segreteria Scientifica Simg e responsabile Simg di Modena - ma non il numero di Mmg e il livello delle competenze". Il DM 71, infatti, non scioglie affatto il nodo sull’inquadramento giuridico dei Mmg e sulla articolazione della loro attività.
Tutte le sigle sindacali della MG si sono sollevate contro le dichiarazioni del vice presidente della Lombardia di voler affidare agli infermieri un ruolo di supplenza per affrontare la carenza dei Mmg che attanaglia la Regione, ma anche moltissimi territori dell'intero Bel Paese. In campo sono scesi non solo gli Ordini dei Medici regionali, ma la stessa FNOMCeO per ribadire l'insensatezza della proposta che, ancora una volta, travalica e denigra ruolo e competenze dei medici di famiglia. Ma c'è chi come la Fp Cgil Medici è convinta che, per mettere la parola fine a questi continui attacchi, la dipendenza dei Mmg dal Ssn sia una strada obbligata.
Mentre la discussione sul DM71 e sul futuro dei medici di famiglia alimenta il dibattito tra gli adetti ai lavori, la crisi della medicina di primo livello, con annessa carenza di Mmg sui territori, sta dando vita a vere e proprie proteste da parte dei cittadini per la mancanza di un servizio sanitario vitale che è la porta d’accesso al Ssn e all’assistenza sanitaria garantita dall’articolo 32 della Costituzione. Una situazione allarmante che potrebbe sfociare in un vero e proprio problema di ordine pubblico come ha tenuto a precisare il sindaco di Treviglio (BG) che ha scritto al Prefetto e ha chiesto la convocazione immediata del Tavolo della sanità Ats.
"La previsione del piano regionale di avere medici di CA in servizio dalle 20 a mezzanotte si tradurrà in una sostanziale eliminazione del servizio. Da mezzanotte alle 8 del mattino non ci sarà più alcun medico in servizio e i cittadini saranno costretti ad andare al Ps o a chiamare il 118, due servizi già oberati oltre ogni limite". A pensarla così è Luca Puccetti, segretario Fimmg-Pisa.
"Urge lavorare congiuntamente per un ambiente più salubre". Un messaggio corale quello lanciato durante i lavori del Congresso Nazionale ISDE 2022 che ha unito tutti i partecipanti compresi gli ospiti di altre Società Scientifiche. "L’emergenza climatica e la pandemia - hanno tenuto a precisare - ci hanno reso ancora più consapevoli che non possiamo limitarci a curare clinicamente i pazienti ragionando a compartimenti stagni, bisogna migliorare la gestione delle patologie, presenti e future, adottando un approccio multidisciplinare e One Health".
L'Unione europea ha riconosciuto il Covid come malattia professionale e ha chiesto a tutti i Paesi membri di aggiornare il proprio elenco nazionale delle patologie legate alle attività lavorative. Secondo il presidente dell'Enpam, Alberto Oliveti, tale decisione dovrebbe spingere lo Stato a riconoscere retroattivamente, a tutti i medici caduti per Covid, quel risarcimento "che finora ha riguardato solo una parte di loro” escludendo, per esempio, i Mmg in quanto, in qualità di liberi professionisti, parasubordinati, non sono iscritti all'Inail.