EvdA ribadirlo è lo Snami che riprende il tema del debito orario dei Mmg che, secondo il DM 71, dovrebbero svolgere la loro attività nei propri studi e anche nelle Case di Comunità. Una soluzione che la politica ha palesato con vere e proprie abilità da prestigiatore. “La verità - precisa Snami -  è che si è pensato ai Mmg per le Case di Comunità perché non ci sono altri medici su cui poter investire" e non ci si può permettere di perdere i finanziamenti del Pnrr. Motivo per cui "si ignora volutamente il nostro impegno quotidiano di 10/12 ore, considerando solo gli orari minimi di ricevimento dei nostri studi".

EvdA lanciare l'allarme è stato lo Smi dopo l’annuncio del Ministro Speranza che sono stati  firmati i contratti istituzionali di sviluppo della sanità con tutte le Regioni e le Province previsti dal Pnrr. Per il sindacato manca l'investimento sul ruolo e sulla professionalità dei medici. Una necessità se si vuole veramente salvare il Ssn. A tale riguardo, per quanto concerne l'attività dei Mmg, divisa tra studio e Case di Comunità, chiede una retribuzione con quota capitaria per il carico assistenziale e una con quota oraria per le attività in struttura.

"Preoccupa i sindacati la decisione della Direzione dell'azienza sanitaria (Asugi) di esternalizzare il servizio di CA per carenza di organico. In particolare Fimmg, riguardo a tale scelta, si chiede “se esiste una reale carenza, come mai una azienda privata riesce a individuare quei medici da destinare al servizio che invece l’azienda sanitaria afferma di non trovare?”.

Evd"Se non c’è fluidità nel Ssn attraverso l’ottemperamento di ogni singolo atto medico e burocratico da parte di ogni medico, dall’ospedaliero, allo specialista Asl, al medico della struttura convenzionata o privata, si può innescare l‘atto di violenza contro il medico di medicina generale". Questo il commento dell'associazione Medici Senza Carriere all'ennesimo episodio di aggressione perpetrato, per ragioni di natura burocratica, ai danni di un medico di famiglia (che ha inviato una missiva all'associazione esponendo l'accaduto) pochi giorni dopo quello  avvenuto a Melito contro un medico di CA.

EvdSembra questa la prospettiva per il prossimo futuro dei Mmg, sicuramente è quella anelata dalle Regioni, secondo quanto dichiarato da Letizia Moratti, in qualità di vicecoordinatrice della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni. In una recente intervista sull'indirizzo della nuova Convenzione per la MG ha, infatti, precisato che si sta "adoperando con il Governo quotidianamente" per: "un testo vincolante in cui si preveda la possibilità per le Regioni di poter disporre di un certo numero di ore per potere indirizzare i Mmg verso le Case di Comunità e gli ambiti carenti". Tutte le Regioni "stanno sollecitando per avere leve che permettano di indirizzare i medici di famiglia dove è necessario".

Attraverso questo disegno di legge: "Si aprono di fatto le porte alla dipendenza per l’intera categoria e finché la proposta di una riforma universitaria della Formazione in Medicina Generale rimarrà associata alla riforma delle specializzazioni per il cambio di inquadramento contrattuale, per Fimmg rimarrà inaccettabile". Queste le parole lapidarie della Fimmg in merito al Disegno di Legge n. 2372 "Modifiche al Decreto legislativo 17 agosto 1999, N. 368, e altre disposizioni in materia di formazione medica" della Sen. Paola Boldrini, presentato di recente in Senato.

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, del 25 maggio scorso, il Decreto Ministeriale che assegna, con questo obiettivo, quasi 34 milioni di euro alle regioni e province autonome. A darne notizia la FNOMCeO che esprime la propria soddisfazione: "Un intervento, da noi più volte auspicato e promosso, che aiuta a 'svuotare' il cosiddetto imbuto formativo e dimostra un’attenzione da parte del Governo alle cure primarie e alla figura del Mmg”.