Sembrerebbe proprio di sì vista l'attuale emoragia dei medici di medicina generale, la cui carenza è ormai riscontrabile su l'intero territorio nazionale ed è destinata ad aggravarsi: alla fine di quest'anno andranno in pensione 3.902 medici di famiglia. Stando ai dati Enpam fino al 2024 il 31% dei Mmg andrà in pensione, percentuale che nel 2025 si attesterà al 38%. Ad inasprire la situazione sarà anche la mancanza degli specialisti. L'Anaao Assomed al riguardo lancia un nuovo allarme: tra pensionamenti e licenziamenti sono previsti 40mila medici specialisti in meno nel Ssn entro il 2024.
I medici di famiglia sono interessati alle opportunità che le tecnologie digitali offrono, ma denunciano un tale utilizzo massiccio, spesso disordinato e caotico delle nuove modalità di comunicazione con il paziente come email e WhatsApp, con impatti negativi sia sulla privacy e sicurezza dei dati scambiati sia sulle attività lavorative degli stessi medici, da cui spesso i pazienti si aspettano risposte immediate. È quanto emerge da un’indagine condotta dal Centro Studi della Fimmg che si è focalizzata sugli strumenti digitali per la comunicazione con i pazienti, sulla Telemedicina, sulle App per il paziente e sulle competenze digitali dei professionisti.
"Occorre un intervento straordinario". A chiederlo è il presidente della FNOMCeO dopo l'aggressione ai medici del PS di Carpi, a cui è susseguito, pochi giorni dopo, in un altro territorio, il ferimento di un collega di continuità assistenziale di Melito (Na), denunciato dai Medici Senza Carriere. Il medico è stato aggredito e ferito per aver rifiutato una certificazione di malattia, ritenuta impropria. (In allegato all'articolo, il Pdf della missiva inviata a Medici Senza Carriere in cui il medico spiega quanto gli è accaduto).
Secondo quanto dichiarato dall'assessore al welfare, Letizia Moratti, da giugno dovrebbe partire un nuovo servizio per i cittadini che permetterebbe di effettuare la scelta del medico di famiglia e la revoca presso le farmacie. Una novità che l'OMCeO di Milano contesta. "Se ne parla da tempo - chiosa il presidente dell'OMCeO Roberto Carlo Rossi - e io sono sempre stato contrario e così rimango".
Il Sindacato Medici Italiani, in una missiva inviata ai vertici dell'Asl di Salerno, denuncia lo svuotamento e la chiusura dei presidi di continuità assistenziale e la continua esposizione all’aggressione del personale medico. Per la carenza di personale medico, la centrale del 118 è costretta a richiedere ai medici di continuità assistenziale di provvedere all’accompagnamento dei pazienti in ambulanza.
L'appello è del presidente della FNOMCeO, Filippo Anelli. Punto di riferimento di tale esternazione sono i dati non soddisfacenti del secondo booster contro il Covid, destinato agli ultraottantenni e ai soggetti fragili. Per Anelli è il momento di tornare alla normalità, anche nelle modalità di somministrazione dei vaccini, in modo che sia il medico a poter fugare, con piena cognizione di causa, i dubbi del suo paziente. Un concetto che il presidente ha ribadito anche durante l’audizione di fronte al Nitag, il Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni.
Quasi 3 milioni: 2,6, per la precisione. Stando ad una prima ricognizione, questa è la somma che le Asl di Torino e provincia, sulla base di una sentenza della Corte dei Conti, devono far rientrare, facendo restituire a numerosi medici di famiglia gli emolumenti riconosciuti per le visite agli ospiti delle Rsa che le stesse aziende avevano in precedenza autorizzato e pagati per oltre dieci anni.