Il sindacato ha sollecitato il Ministero della Salute e quello dell'Università a pubblicare le procedure per il concorso di Formazione specifica in Medicina generale, evitando ritardi che penalizzerebbero i giovani medici e a riconoscere la Mg come specialità per assicurare un percorso formativo paritario con le altre discipline mediche.

EvdIl fronte è diviso tra favorevoli e contrari e la risposta a questo quesito cambia a seconda del parere espresso. Ma continuano a manifestarsi da parte degli esperti del settore i probabili rischi di una deriva privata di tale scelta. Ne è convinto Guido Marinoni, presidente dell'Omceo di Bergamo. Mentre Pier Luigi Bartoletti, vicesegretario nazionale Fimmg, si dice invece disponibile a discutere a patto che la riforma della medicina territoriale sia realmente orientata a migliorare la presa in carico dei pazienti, la prevenzione e la gestione delle cronicità.

EvdNegli ultimi anni, la professione medica in Italia ha registrato un significativo cambiamento demografico, con una crescente presenza femminile tra i professionisti della salute. Secondo i dati forniti dall'Enpam attualmente sono iscritte 182.581 donne medico, a fronte di 175.042 colleghi maschi. Malgrado ciò, le donne continuano a affrontare difficoltà legate alla conciliazione tra vita professionale e responsabilità familiari, oltre a ostacoli nella carriera, come l'accesso a posizioni dirigenziali o di specializzazione.

Per Luciano Congiu segretario regionale Smi Sardegna, questa nuova opportunità contrattuale non affronta in modo efficace le problematiche che affliggono la professione  imponendo a nuovi medici di farsi carico di un modello già in crisi, ignorando i cambiamenti sociali, demografici e tecnologici degli ultimi decenni. La conseguenza è una diminuzione dell'attrattiva della professione, già compromessa da carichi di lavoro eccessivi.

"Le aziende del Ssn, fino al 31 dicembre 2026, possono prorogare, con il consenso degli interessati e comunque non oltre un anno successivo al raggiungimento del limite di età previsto dalla legge, il rapporto con il personale medico in regime di convenzionamento con il Ssn", così recita l'emendamento inserito nel decreto-legge 14 marzo 2025, n. 25 a cui l'Aula Montecitorio ha dato il via libera. Il testo ora ora passa al vaglio del Senato.

“Il cosiddetto Acn ponte dei medici di medicina generale, nato con la dichiarata funzione di transizione - sottolinea in una nota la Uil Fpl - si è rivelato nei fatti un punto d’arrivo anziché un trampolino verso una riforma strutturata. Il Governo deve aprire immediatamente un nuovo tavolo di confronto, coinvolgendo le parti sociali, per delineare insieme un percorso chiaro e attuabile. La posta in gioco è troppo alta per permettersi ulteriori rinvii. La medicina di prossimità va pensata e regolata dentro un unico Acn, che non lasci spazio ad ambiguità: chi fa cosa, dove, come e quando, con regole certe, risorse adeguate e una visione che restituisca centralità e autorevolezza al ruolo del medico sul territorio".

EvdNell'articolo di Milena Gabanelli e Simona Ravizza: "Medici di famiglia e riforma: le bugie a cui i pazienti non devono credere",  pubblicato di recente nella sezione Dataroom del Corriere della Sera, vengono sollevate delle critiche pesantissime nei confronti della Fimmg. Si accusa il sindacato di terrorismo psicologico verso i cittadini, con messaggi fuorvianti e ingannevoli che alimentano paure e preoccupazioni infondate riguardo la riforma della medicina territoriale, in particolare verso la prospettiva della dipendenza dei Mmg dal Ssn.