"Crediamo che la nascita di questo Osservatorio possa con molta concretezza segnare un vero punto di svolta". Tommasa Maio, segretario nazionale di Fimmg Continuità Assistenziale, commenta così l’insediamento dell’Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e sociosanitarie, tenutosi alla presenza del ministro Roberto Speranza
Fimmg e Smi in una nota stampa hanno reso pubbliche le iniziative verso la popolazione Ucraina che scappa dal conflitto. Smi ha lanciato un appello ai propri iscritti per una piena disponibiltà di assistenza ai profughi. Fimmg ha dichiarato che metterà a disposizione la propria rete capillare e diffusa di Mmg e Continuità Assistenziale, potenziata anche dalla disponibilità dei medici che hanno lasciato l'attività professionale per raggiunti limiti di età.
I medici di famiglia hanno bisogno di risposte immediate. "Non possiamo aspettare le Case di Comunità attese per il 2026 per avere risposte alle criticità che oggi penalizzano l'esercizio della nostra professione", ha dichiarato Rosanna Sciumbata, esponente delle Coccarde Gialle. Motivo per cui il movimento è sceso di recente in piazza a Firenze non solo per rendere esplicite le proprie istanze, ma per portare la propria idea di sanità pubblica all'attenzione della Regione Toscana. Un idea che è stata messa nero su bianco attraverso un programma condiviso con l'Associazione Liberi Specializzandi, nata per supportare tutti i giovani medici, che intendano diventare specialisti o medici di famiglia.
A prevederli è il disegno di legge per la montagna approvato di recente dal Consiglio dei Ministri. In particolare, nel disegno legislativo si riconosce l’accesso preferenziale alla posizione di direttore sanitario ai medici che hanno esercitato la propria attività nei territori di montagna. È inoltre riconosciuto un credito d’imposta a favore di medici e operatori socio sanitari che, per fini di servizio, prendono in locazione o acquistano un immobile ad uso abitativo in tali territori.
Ripensare, valorizzare e riprogettare la medicina territoriale. È questo l’obiettivo di “Alleanza per la Riforma delle Cure Primarie in Italia”, che è stata presentata di recente a Roma. Le organizzazioni aderenti hanno fatto proprie le proposte del Libro Azzurro, un lavoro di scrittura collettiva, promosso dalla “Campagna Primary Health Care: Now or Never”, che vuole essere strumento di riflessione e cambiamento per il rinnovo delle Cure Primarie in Italia: "un obiettivo strategico non più rinviabile che ha bisogno del sostegno di una 'massa critica' di organizzazioni-enti-movimenti sensibili alla problematica che condividano le linee di rinnovamento e si alleino".
È quanto ha sottolineato Filippo Anelli, Presidente FNOMCeO, durante il convegno sulla Sicurezza dei Medici e degli Operatori Sanitari, svoltosi a Bari. Al riguardo Anelli ha annunciato che il 21 aprile a Roma la FNOMCeO terrà una conferenza nazionale sulla questione medica perché servono risposte precise dal governo all’altezza “dell’impegno straordinario dei medici in questi anni di pandemia. I medici hanno pagato prezzi altissimi, ma hanno garantito comunque la salute. Chiediamo un punto di svolta che porti a rispondere ai reali fabbisogni di personale. Se la tragedia pandemica è avvenuta è anche perché il personale non era sufficiente".
Per Fabio Maria Vespa, segretario regionale Fimmg Emilia Romagna, il disagio professionale è tale che lo ha portato a dimettersi da medico di medicina generale e qundi anche da segretario sindacale: "Ho inviato le mie dimissioni da medico di base tramite pec non sono più un medico di medicina generale convenzionato. Io però sono un dottore e continuerò la mia professione".