La Federazione Italiana Sindacale Medici Uniti-Fismu (affiliata Cisl Medici) si rivolge al ministro della Salute, Roberto Speranza, per dare la disponibilità dei propri iscritti ad assistere i profughi in arrivo in Italia. "I medici - sottolinea Fismu - rappresentano con la loro professionalità e il loro operato, la solidarietà, e anche in questo caso si mettono al fianco delle vittime della guerra in Ucraina".
È quanto tiene a sottolineare, in una lettera aperta ai colleghi, il Presidente dell'Unione Medici Italiani (Umi) Francesco Falsetti che ha decretato lo stato di agitazione quale richiamo alle principali istituzioni di categoria per trovare una piena e forte unità quale "elemento necessario per i prossimi gravosi impegni sindacali".
I giudici di Strasburgo hanno confermato il diritto all’adeguata remunerazione ai medici iscritti prima del 1982 al corso di specializzazione e al conseguente rimborso per risarcimento danni. Secondo Consulcesi la sentenza riconosce appieno il principio giuridico che da sempre loro hanno sostenuto, risolvendo la controversia giurisprudenziale determinatasi dinanzi alla Corte di Cassazione.
15 mila tra medici, infermieri e altri professionisti sanitari russi hanno scritto una lettera aperta a Vladimir Putin, sollecitandolo a cessare le ostilità nei confronti dell’Ucraina. L’appello, lanciato in nome dei principi deontologici e del Giuramento di Ippocrate, è stato raccolto e condiviso dalla FNOMCeO. Nel frattempo l'ISDE ha chiesto alla Federazione uno sforzo in più: "attivare una task force medica per la pace e la salvaguardia climatica che coinvolga i medici russi contrari alla guerra e al regime di Putin".
Le donne medico con meno di 70 anni, quindi potenzialmente in attività nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale, sono, seppur di stretta misura, più degli uomini. Ma la forbice si allarga man mano che si scende con l'età e nei prossimi cinque anni avverrà il ‘sorpasso’ vero e proprio. Ad affermarlo i dati elaborati, come ogni anno, in occasione dell’8 marzo, dal CED della FNOMCeO. Una femminilizzazione della professione che per la Federazione impone nuovi modelli organizzativi e sociali, oltre a un’attenzione particolare alla sicurezza.
"L’assenza del Ministro Speranza all’incontro del 2 marzo è stato un brutto segnale. La mobilitazione dei medici continuerà fino a quando non avremmo un impegno politico formale da parte del governo. Siamo preoccupati e arrabbiati". A sottolineare ciò una nota congiunta del Sindacato Medici Italiani (Smi) e Sindacato Italiano Medici del Territorio (Simet), all’indomani dello sciopero del 1 e 2 marzo dei medici dell’ area convenzionata di tutto il Paese.
A ricordarlo è il presidente dell'Ordine dei Medici di Firenze Pietro Dattolo che aggiunge: "Dopo l'allarme che abbiamo lanciato sulla mancanza di personale medico, la Regione Toscana si è detta disposta a fare nuove assunzioni. Ma il nodo è a Roma, il governo deve sbloccare i fondi per la sanità della Regione”. Inoltre Dattolo ricorda che il grande tema della sanità Covid e post Covi non è solo "cemento o cambio di stato giuridico dei Mmg: ne conosciamo poi i costi reali? Inoltre gli stessi medici dipendenti ormai mal sopportano catene di comando spesso inadeguate e vincoli organizzativi non privi di forme impositive".