"Basta con la pressione burocratica sui medici di famiglia". Protesta Pina Onotri, segretario Generale Smi in merito ai certificati di esenzione dalla vaccinazione anti Covid-19 in formato digitale: "La decisione di indicare anche i medici di famiglia e pediatri di libera tra i soggetti erogatori di tali certificazioni non ci trova d’accordo". Si continua ad oberare la professione di carichi burocratici che non sono attinenti "né con la cura dei paziente e né con il contratto della categoria".
A bloccarli è stato il parere contrario della Commissione Bilancio al subemendamento presentato dalla senatrice Maria Cristina Cantù al decreto-legge 221/21, - proroga stato di emergenza e contenimento epidemia Covid-19-. Per La FNOMCeO si tratta di un'occasione persa e invita il Parlamento ad una riflessione. Protestano anche i sindacati: una decisione "vergognosa"; "una beffa"; "uno schiaffo alla memoria dei colleghi"; "graditudine solo a parole".
Silvestro Scotti, segretario generale Fimmg, commenta con favore l’ampliamento della discussione sull’opportunità o meno di portare alla dipendenza la medicina generale, discussione che dai tavoli strettamente tecnici degli ambiti regionali ha catturato l’attenzione dei più autorevoli Think Tank.: “Discutere, approfondire, capire, guardare le cose da diversi punti di vista. È sempre questo il modo migliore di affrontare una questione, soprattutto se si tratta di una vicenda che ha un impatto enorme sulla salute dei cittadini”.
A sottolinearlo una nota dello Smi Asl Napoli 1 Centro in cui si pone l'attenzione sulla necessità di non disperdere l’esperienza del servizio Usca che andrebbe ancora potenziato poiché in futuro "troverà ruolo, compiti e funzioni nell’ambito delle Aggregazioni Funzionali Territoriali".
Arriva la fumata bianca nella vertenza aperta dallo Snami con la Regione Emilia-Romagna per la stabilizzazione dei medici precari del 118. Al tavolo convocato in Prefettura a Bologna, la Regione si è presentata con una proposta per riaprire i termini dell'avviso pubblico.
"La burocrazia - sottolineano Fismu e Cisl medici - asfissia i medici di famiglia e danneggia l'assistenza ai cittadini", ma polemiche e divisioni non risolvono il problema, anzi sono controproducenti. Motivo per cui lanciano una proposta: "Ora che l'ACN 2016- 18 è stato siglato da tutti i sindacati della Medicina Generale si apra un fronte comune contro i compiti impropri, invece di alimentare polemiche e divisioni".
I medici di famiglia dell'Ats di Bergamo e di Brescia minacciano di dimettersi e lo fanno attraverso una missiva in cui manifestano una forte preoccupazione per il presente ed il futuro della professione. Nel frattempo anche gli iscritti di Fimmg- Lombardia, attraverso una lettera inviata al presidente e al vice presidente della Lombardia, elencano tutti i malesseri e i problemi che "le autorità sanitarie hanno ignorato in due anni di pandemia".