A darne notizia la Fimmg regionale con una nota stampa in cui segnala che "è attivo un tavolo di confronto regionale sulle Case della Comunità, le cui proposte verranno poi portate in Comitato Regionale per contrattualizzare l’impegno dei medici di famiglia in uno specifico Accordo Integrativo Regionale".

Il presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli dà voce al disagio dei colleghi: "I medici di famiglia, insieme a molti altri colleghi impegnati a sostenere l’ondata della variante Omicron, sono esposti ad un alto rischio di burnout. I Mmg sono presi d’assedio da pazienti che, avendo contratto il virus, chiedono un consulto telefonico o via mail".

La Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (Simg) continua con le iniziative volte ad aggiornare i medici di medicina generale. Il recente webinar “Omicron: la variante diversa, organizzato dalla Simg, ha delineato il corretto comportamento del Mmg nel processo di diagnosi, gestione ed avvio del paziente a terapie specifiche. All'evento sono intervenuti diversi specialisti, rappresentanti dell'Iss, della Direzione Generale della Prevenzione sanitaria e del Ministero della Salute.

Il Tribunale Amministrativo ha accolto il ricorso presentato contro la Circolare del Ministero della Salute: “Gestione domiciliare dei pazienti con infezione da SARS-CoV-2” nella parte in cui si prevede una “vigilante attesa” e somministrazione vincolante di Fans e paracetamolo. Sulla sentenza è subito intervenuto il presidente della Simg Claudio Cricelli dando ragione al TAR quando ribadisce la libertà di cura del medico, ma precisando che quest'ultimo deve comunque attenersi alle buone pratiche cliniche. Mentre per il Presidente della FNOMCeO, la sentenza del Tar Lazio “nella sostanza non cambia nulla”.

A definirlo, secondo Snami, è il nuovo atto di indirizzo sulla Medicina Territoriale che per il sindacato non solo "rade al suolo ciò che resta del rapporto fiduciario tra Mmg e assistito" ma è "inapplicabile nell'80% del territorio italiano". "I Mmg sono vicini al collasso", sottolinea Snami e visto quanto delineato per il futuro della categoria "non è un caso se assistiamo ad un crescente burnout tra i colleghi".

Questo è il grido di protesta dei medici di medicina generale provati dalla gestione degli aspetti amministrativi e burocratici correlati al Covid. Smi denuncia una situazione lavorativa difficilissima con ritmi di lavoro inumani e avverte che, nel caso non si pongano dei correttivi, proclamerà lo stato di agitazione. Francessco Esposito, segretario nazionale Fismu precisa che in molte Regioni è saltato il tracciamento e ai medici di famiglia sono stati dati compiti impropri come quello di redarre certificati di guarigione da Covid a scapito dell’assistenza ai pazienti.

“Si torna alla normalità, garantendo ai medici il diritto alla difesa e agli Ordini di vedere espressa sino in fondo la loro attività”. Questo il commento del presidente della FNOMCeO alla notizia pubblicata sul sito del Ministero della Salute della ricostituzione della CCEPS, l’organo che decide, tra l’altro, sui ricorsi dei professionisti sanitari contro le sanzioni disciplinari irrogate dagli Ordini territoriali.