Un terzo dei malati ha bisogno di trattamenti specifici dopo la fase acuta, per questo c'è bisogno di potenziare la fase di riabilitazione per migliorare l’assistenza e ridurre l’impatto socio-sanitario di una patologia in forte crescita. Questo, in sintesi, quanto sottolineato a Verona dagli specialisti durante i lavori dell'ottavo Congresso Nazionale dell' Associazione Italiana Ictus.

Cambiare il Codice Deontologico: farlo tutti insieme, medici e odontoiatri, per renderlo in grado di rispondere alle nuove sfide che investono la società e la professione. A proporlo, il presidente della FNOMCeO, intervenendo a Milano al Convegno “Odontoiatria, eccellenza italiana”, organizzato dalla Commissione Albo Odontoiatri nazionale.

Fimmg Formazione scrive al Ministro Speranza per rinnovare la richiesta di proroga del D.L. Semplificazioni e chiedere che il riconoscimento delle ore svolte dal medico in formazione vengano riconosciute come attività pratica come è attualmente previsto per gli incarichi convenzionali a tempo determinato.

Assimefac, Società Scientifica Medica interdisciplinare, preoccupata per il diffondersi di nuove varianti del virus SARS CoV-2, ha inviato una missiva alla Commissione Europea per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare in cui chiede l’impegno dell’UE a promuovere lo stanziamento di fondi destinati all’acquisto ed alle somministrazioni di dosi vaccinali ai cittadini di nazioni economicamente svantaggiate e, non essendo un problema risolvibile unilateralmente, a farsi portavoce, nelle sedi opportune, di pari ed idonee iniziative internazionali.

Questo il giudizio della Segreteria Regionale del Veneto del Sindacato Medici Italiani che critica sia la scelta unilaterale dell’azienda sanitaria (AULSS7) di chiudere 5 su 10 sedi di Continuità Assistenziale sia la proposta fatta ai sanitari impegnati nel servizio ad accettare una cifra all'attuale. "Pare deplorevole che un servizio pubblico ottenga vantaggio economico nel ridurre un livello essenziale di assistenza al cittadino con la contemporanea riduzione degli stipendi dei medici e un introito dai ticket dei codici bianchi di Pronto Soccorso” sottolinea lo Smi Veneto.

Per il  presidente della Fondazione Santa Maria Nuova Onlus, Giancarlo Landini, la crisi che investe i PS è strutturale e bisogna cambiare rotta e ripartire dal territorio. Motivo per cui per Landini: "Le proposte fatte per risolvere questo tipo di problema sono state per ora non appropriate. Come quella di reclutare Mmg e guardie mediche nei Pronto Soccorso, una idea di corto respiro. La strada da percorrere invece è quella di innalzare il livello di intensità delle cure del paziente anche a domicilio, per evitare troppi arrivi nei Pronto Soccorso”.

A protestare è lo Snami che dice no ai continui attacchi alla categoria. “Addossare inefficienza da parte delle Regioni ai Mmg - tiene a precisare Angelo Testa, Presidente nazionale Snami - appare funzionale al disegno tanto denigratorio quanto mistificatorio delle stesse Regioni per giustificare l’ingiustificabile tentativo di trasformare i medici in burocrati al servizio delle stesse burocrazie regionali ed aziendali e non più al sevizio dei cittadini. Non siamo nuovi a questi attacchi che celano il retropensiero di azzerare la Medicina Generale e consegnarla al privato, alle assicurazioni, ai grandi gruppi finanziari e alle mutue integrative”.