Secondo Smi, 90 milioni per i medici e sanitari dei Pronto Soccorso non basteranno a risolvere le criticità del sistema dell'emergenza urgenza, se non si avviano nuove assunzioni. Il segretario nazionale Pina Onotri e  il presidente nazionale dello Smi Ludovico Abbaticchio, precisano: "La mancanza di medici nel servizio di medicina di emergenza/ urgenza genera un vero e proprio allarme sociale, come dimostrano i recenti casi di cronaca, dove l’assenza di medici addetti ai soccorsi sarebbe costato la vita ad alcune persone".

Questo il giudizio dell'Anaao-Assomed che si dice parzialmente soddisfatta da quanto stabilito dalla legge di Bilancio. Per il sindacato la manovra pensa ai medici di domani per evitare di occuparsi di quelli di oggi, motivo per cui ricorda al Parlamento che "tocca ora occuparsi dell’emergenza silenziosa che colpisce chi ha salvato il Paese dall'emergenza sanitaria".

"Non vi sono le condizioni per sottoscrivere l’Accordo Collettivo Nazionale (Acn) per la Medicina Generale,  così come ci è stato presentato dalla Sisac. Noi non ci arrenderemo e continueremo la nostra battaglia per la valorizzazione dell'assistenza territoriale offerta alla cittadinanza" Così Pina Onotri, segretario generale Smi, Andrea Filippi, segretario nazionale Fp Cgil Medici e Dirigenti Ssn, Mauro Mazzoni, segretario nazionale Simet danno notizia, in un nota congiunta, di quanto hanno sottolineato nel recente incontro presso la Conferenza delle Regioni.

"Il dibattito sulla dipendenza dei medici di famiglia è solo un diversivo, il vero obiettivo è privatizzare la Medicina Generale e anche le future Case di Comunità previste dal Pnrr". Questa la denuncia  lanciata a Tivoli dal I Congresso Nazionale Costitutivo di Fismu. Il segretario nazionale Fismu, Francesco Esposito, sottolineando che tuttavia il dibattito non può restare schiacciato "tra conservazione dello status quo e privatizzazione" sostiene che bisogna uscire al più presto dalle “false polemiche senza sbocchi reali, come quella sul passaggio a dipendenza dei Mmg" e "partire da subito con il ruolo unico dell'area convenzionata".

Mentre il primo bollettino Influnet sulla attuale stagione influenzale e i dati dell’Istituto Superiore di Sanità sottolineano una “brusca partenza della curva delle sindromi simil-influenzali in Italia”, i Mmg denunciano di ricevere i vaccini antinfluenzali con il contagocce, motivo per cui la campagna vaccinale presso i loro studi va a rilento. "Abbiamo necessità di vaccinare il più possibile contro l'influenza - dichiara Tommasa Maio, responsabile Area vaccini della Fimmg -  ma per problemi organizzativi", relativi agli approvvigionamenti regionali "quest'anno siamo indietro sulla tabella di marcia". Anche Snami porta alla ribalta le difficoltà per i Mmg di avere a disposizioni le dosi necessarie di vaccino contro l'influenza.

“Nel Pnrr e e nel DM 70 di riforma del Ssn ci sono due grandi assenti: l’allergologia e l’immunologia. Un'assenza che può trasformarsi in un boomerang. Il rischio è quello di una privatizzazione della cura delle malattie allergiche, di cui soffre un italiano su quattro”. La denuncia viene da SIAAIC (Società Italiana di Allergologia, Asma, e Immunologia Clinica) e da AAIITO (Associazione Allergologi e Immunologi Italiani Territoriali e Ospedalieri).

"In questo nuovo testo  - ha dichiarato l'assessore alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia, Stefania Segnana - abbiamo condiviso con i sindacati di categoria, alcuni interventi per agevolare e incentivare i medici all'assunzione degli incarichi di continuità assistenziale e alla copertura, anche occasionale, dei turni".