“Non si andrà al rinnovo 2016-2018 dell’Acn della Medicina Generale finché non saranno affrontate e risolte le numerose contraddizioni da parte delle Regioni che continuano a proporre il modello di MG precedente alla pandemia” mettendo in discussione la scelta fiduciaria e l’autonomia organizzativa dei Mmg. È questa la conclusione della Segreteria Nazionale della Fimmg, riunitasi recentemente. Anche la Fp Cgil Medici rimanda al mittente la bozza, ma con tutt'altre motivazioni, diametralmente opposte a quelle della Fimmg: chiede la dipendenza dei Mmg. Una soluzione che piace ad alcune Regioni come il Veneto e la Lombardia.
È quanto ha dichiarato Pina Onotri segretario generale dello Smi sottolineando che "l’attuale accordo già scaduto da tempo, risulta essere obsoleto rispetto all’emergenza pandemica. I medici di famiglia hanno pagato un prezzo altissimo, i ristori rappresentato un atto dovuto dal Governo e dalle Regioni per l’impegno dei medici".
"Sul personale no vax è troppo lenta l'istruttoria dell'Asl". A precisarlo è stato il presidente dell'Ordine dei Medici di Firenze, Pietro Dattolo, che ha dichiarato: "Confidiamo di ricevere la lista dei non vaccinati il prima possibile"
Centinaia di pazienti deceduti o trasferiti altrove sarebbero rimasti iscritti nelle liste dei Mmg, nel frattempo la Regione Puglia ha continuato a pagare i medici per questi pazienti, ma adesso le Asl sarebbero pronte a battere cassa, chiedendo ai medici la restituzione dei soldi. La denuncia su quanto sta accadendo è dell'intersindacale medica composta da Cgil medici Puglia, Smi, Snami, Sim e Ugs.
In Emilia-Romagna i senza fissa dimora avranno il medico di medicina generale. L’aula dell’Assemblea legislativa ha approvato all’unanimità il progetto di legge presentato dal consigliere regionale del Pd Antonio Mumolo, fondatore di "Avvocato di Strada" che prevede un medico di riferimento anche per coloro che non hanno una residenza.
A lanciare l'allarme Cosmo De Matteis, presidente emerito del Sindacato Medici Italiani che ha tenuto ad evidenziare come la carenza cronica di medici costringe a turni massacranti il personale in servizio per poter garantire l'assistenza. Ai medici del 118 - precisa - non vengono riconosciuti alcuni diritti fondamentali, quali la malattia, una pensione adeguata e uno stipendio decente, chi può, infatti, lascia il servizio".
"Non è servito il sacrificio di oltre 350 medici, di cui più della metà medici di famiglia, per far estendere le tutele sul lavoro a tutta la categoria medica, il Governo deve intervenire per il riconoscimento dell'infortunio sul lavoro a seguito di contagio da Covid". Questo il commento di Pina Onotri, segretario generale Smi, alle dichiarazioni di Franco Bettoni presidente dell’Inail in merito alla scelta di far permanere dall’esclusione al risarcimento Inail le famiglie dei Mmg e dei medici liberi professionisti morti durante la pandemia.