A chiarirlo è, ancora una volta, il Ministero della Salute, che ha inviato – a tre mesi dalla precedente comunicazione - a tutte le Federazioni degli Ordini delle professioni sanitarie una circolare esplicativa. La circolare, secondo il presidente della FNOMCeO, apporta certezza sulle azioni di competenza degli Ordini stessi.
Questo il tema al centro dell''evento promosso da ClabMeeting-provider Ecm, e organizzato dalla SIICP-Società Italiana Interdisciplinare delle Cure Primarie. Un evento che si colloca a latere del congresso nazionale, organizzato a Bari dalla SIICP: 'Pandemie, cronicità e sanità digitale".
L'appello è del Consiglio Nazionale dello Smi: "Nei prossimi mesi ci attendono sfide molto rischiose. Le proposte delle Regioni e la bozza del nuovo Acn hanno come obiettivo la cancellazione della medicina territoriale. Inoltre, l’attacco alla categoria nasconderebbe l’intento di privatizzare la Medicina Generale, per questo facciamo appello a tutte le forze sindacali di categoria affinché si lavori per un’unità di azione".
Il calcolo è dell’Ente di previdenza dei medici e degli odontoiatri che ha preso in esame l'ipotesi di dipendenza dei Mmg e Pls, ventilata nel recente documento delle Regioni. In una nota stampa, l'Enpam sottolinea la necessità di trovare una via diversa per arrivare all’obiettivo di costruire team integrati di professionisti della salute e chiede un incontro urgente al ministro della Salute Roberto Speranza e al coordinatore della Commissione Salute delle Regioni, Raffaele Donini, "oltre che un colloquio con i vigilanti che sono il ministero del Lavoro e il Mef".
Il mutare del contesto socio-demografico ed epidemiologico, l’invecchiamento della popolazione, l’innovazione tecnologica e diagnostica rendono indispensabile l’adeguamento dello standard organizzativo della Medicina Generale, ma lo strumento adeguato per porre le basi di questo cambiamento è un nuovo Acn che dovrà prevedere adeguati strumenti per efficientare la MG, partendo proprio dalle sue peculiarità: prossimità e rapporto fiduciario. A sottolinearlo è la Fimmg nel documento inviato alle istituzioni: "Per una Riforma della Medicina Generale".
“Un secco no al perdurare di informazioni parziali, se non addirittura false come quelle inerenti ai compensi che mettono in cattiva luce i medici di famiglia”. A protestare sono Francesco Esposito, segretario nazionale Fismu, e Nicola Paoli, coordinatore nazionale area convenzionata Cisl Medici, dopo il recente articolo sui redditi dei professionisti che operano sul territorio del settimanale Panorama. Esposito e Paoli, inoltre, bocciano il documento presentato dalle Regioni per la riforma dei servizi sanitari e invitano la Sisac a trattative serrate per chiudere con urgenza un primo accordo e mettere in sicurezza il settore e poi avviare un processo più complessivo e riformatore sul Pnrr.
È quanto sostiene lo Snami ricordando alla politica che i Mmg non sono i gestori del sistema sanitario e assistenziale. "Il sistema ha trovato il capro espiatorio ai propri reiterati fallimenti - ha dichiarato Angelo Testa segretario nazionale Snami a commento del documento presentato dalle Regioni sulla riforma delle cure territoriali - ed adesso vorrebbe sferrare l'assalto finale. Troverà la nostra opposizione e quella dei nostri pazienti".