È quanto ha comunicato la FNOMCeO, in una circolare, ai presidenti degli Ordini dei Medici provinciali. Attualmente medici, infermieri, operatori delle professioni sanitarie e assistenti socio-sanitari che, senza un motivo valido, non hanno ancora rispettato l’obbligo vaccinale e non risultano neanche prenotati, sono 45.753 pari al 2,36% della categoria. La percentuale relativa ai medici sarebbe dello 0,2%, secondo quanto precisato dai sindacati di categoria.

Un’indagine conoscitiva del settore Anaao Giovani fotografa la situazione attuale economico-contrattuale dei giovani professionisti sanitari in Italia, attraverso la valutazione dell'attuazione periferica delle norme contrattuali del nuovo CCNL 2016-2018. L’auspicio è quello di promuovere una maggiore consapevolezza e sensibilità contrattuale da parte degli stessi dirigenti.

"Se questo clima di incertezza e caos comunicativo si protrarrà fino all'autunno, la campagna vaccinale antinfluenzale potrebbe essere seriamente compromessa". Questa è la preoccupazione di Francesco Papulino, segretario della Comegen (Cooperativa dei medici di famiglia dell'Asl Na 1), palesata durante una recente intervista rilasciata a NapoliToday.

Mancano i sostituiti e i medici di medicina generale potranno al massimo concedersi in estate una settimana di riposo. "Sono già tutti 'arruolati' per fare le vaccinazioni anti Covid, oppure impegnati nelle Usca - ha dichiarato all'Agi Paola Pedrini, segretario regionaledi Fimmg-Lombardia.

Il Comitato centrale della FOFI rivolge un appello alle Regioni perché si mettano finalmente a sistema nella campagna vaccinale contro iCovid-19 i farmacisti e le farmacie di comunità. Secondo la Federazione dell'Ordine dei Farmacisti è necessario coinvolgere subito tutti i professionisti della salute che possono contribuire direttamente all’immunizzazione, così da completare al più presto la copertura della popolazione.

L'Assimefac ritiene che la decisione del Ministero di lasciare facoltà al cittadino, già sottoposto a vaccinazione con vaccino Vaxzevria, di scegliere se eseguire la seconda dose con lo stesso vaccino o con vaccino mRNA sia una procedura atta ad evitare responsabilità da parte degli organi istituzionali e vada ritirata. "Tale provvedimento - sottolinea Assimefac - potrebbe generare una ulteriore confusione e sfiducia nel cittadino, portandolo a rivolgersi al proprio Mmg per un parere/consiglio che il medico non può rilasciare, salvo incorrere in seri rischi di risvolti medico/legali severi nel caso in cui si verifichino potenziali effetti avversi".

In una nota congiunta l’Intersindacale medici e pediatri di libera scelta (Snami, Smi, Simet, Cgil Medici, Federazione CIPe-SISPe-SINSPe) rende pubblica la richiesta d’incontro urgente fatta recapitare al Ministro della Salute, Roberto Speranza. "Con il progressivo sviluppo della campagna di  vaccinazione  - si legge nella nota - sono aumentati i carichi di lavoro per i Mmg e e per i pediatri di libera. Ad oggi la  campagna vaccinale è alla metà del suo tragitto, ma  incominciano, a mostrarsi evidenti contraddizioni. Chiediamo, per queste ragioni, un incontro urgente con il Ministro della Salute".