I medici di medicina generale stanno per passare dalle parole ai fatti. A testimoniarlo il coro di proteste che si è sollevato da tutte le rappresentanze sindacali di categoria. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è la decisione del governo sul rilascio del green pass da parte dei Mmg. "Siamo medici non stampanti - ha detto il segretario generale della Fimmg Silvestro Scotti - Non si può comprimere il diritto all’assistenza e mortificare così la professionalità". La pensa così anche Francesco Esposito, segretario nazionale Fismu: "I medici non sono burocrati, devono curare i loro pazienti, non stampare green card". Protesta anche lo Snami secondo cui le decisioni prese nei confronti dei medici di famiglia in questa lungo periodo pandemico sono contradditorie ed hanno generato troppe criticità per la categoria.
La richiesta è della Fismu che dice basta alle imposizioni dall'alto sulla categoria e chiede a tutti i sindacati di dar vita ad una forte protesta unitaria se il Ministero della Salute dovesse continuare a fare orecchie da mercante sulla necessità di fermare la deriva burocratica che si sta imponendo ai medici di medicina generale e la loro marginalizzazione. Per Fismu non ci si può sottrarre da "un confronto tra le parti prima di prendere decisioni che implicano il coinvolgimento dei Mmg".
“Il Sindacato Medici Italiani e il Sindacato Nazionale Autonomo dei Medici Italiani del Lazio daranno informazioni ai propri iscritti solo per l’adesione alla campagna vaccinale così come stabilito dagli accordi firmati, dando indicazione di non aderire alla piattaforma regionale. Continueremo a svolgere la campagna secondo le modalità consuete”. È quanto precisano, in una dichiarazione congiunta, Cristina Patrizi, Responsabile Regionale Area Convenzionale Smi Lazio e Giuseppe Di Donna, Presidente Regionale Snami Lazio.
Promossa da Isde Italia con il patrocinio di FNOMCeO e Istituto Superiore di Sanità e con il contributo di Chiesi Italia, ha come finalità quella di incrementare la sensibilità sul tema ambiente e salute, educare i cittadini, e creare uno strumento di comunicazione e di alleanza tra professionisti, cittadini e Istituzioni.
Investire nelle Case della Salute per innovare e migliorare la Medicina Generale e le Cure Primarie. A chiederlo un gruppo di medici di medicina generale attraverso una lettera aperta indirizzata al Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. "Al di là dell’emergenza Covid - scrivono i Mmg - si torni a discutere del potenziamento dei servizi territoriali sanitari e sociali, progettandone le indispensabili strutture, coinvolgendo la popolazione e le amministrazioni locali".
Presente e futuro del Servizio Sanitario Nazionale tra Formazione in Medicina Generale, Piano Nazionale Ripresa e Resilienza e Cure Primarie. Questi i temi affrontati al Senato dal Segretariato Italiano Giovani Medici, Associazione Italiana Medici AIM, FederSpecializzandi e Movimento Giotto con le Senatrici Castellone e Binetti.
L’utilizzo del farmaco equivalente in Italia è ancora a dei livelli scarsi, medici di famiglia e farmacisti potrebbero avere un ruolo strategico nell’informazione e nella comunicazione sul tema e sul loro utilizzo perché sono i più vicini alle esigenze dei pazienti, operando sul territorio. A sottolineare ciò gli esperti durante il recente webinar: 'Focus Lazio; Farmaci equivalenti, motore di sostenibilità per il Ssn, organizzato da Motore Sanità