Il Consiglio nazionale dell'Ordine dei medici, in una mozione, esprime preoccupazione per la prossima scadenza della norma, viste le condizioni lavorative di chi opera nel Ssn che deve destreggiarsi tra la scarsezza di risorse e la riduzione del personale, e ne chiede il differimento “nel primario interesse della sostenibilità del servizio sanitario, che si fonda sull’impegno dei medici, ai quali lo Stato ha il dovere di garantire sicurezza e certezze, creando le condizioni per evitare scenari di medicina difensiva, dannosi per la salute dei cittadini, prima ancora che gravosi sotto il profilo dell'impegno delle risorse”.

Evd"Si rischia di compromettere l’intero sistema di certificazione delle invalidità, creando un vuoto operativo che penalizzerà in primis i cittadini più fragili". Così Snami mette in guardia contro il Decreto Legislativo 64/2024, che entrerà in vigore in via sperimentale dal 1° gennaio 2025 e che introduce l’obbligo per i Mmg di un corso di formazione specifico per continuare a certificare atti fondamentali, come quelli legati al riconoscimento delle invalidità civili e ad altre pratiche essenziali.

EvdAlcune dichiarazioni del segretario generale della Fimmg, Silvestro Scotti, e del presidente dell'Omceo di Bergamo, Guido Marinoni, hanno riportato l'attenzione su quello che sta diventando un problema esplosivo: la carenza dei medici famiglia e la scarsa attrattività professionale della Disciplina medica che esercitano, testimoniata dalla sempre più scarsa partecipazione ai bandi per l'ammissione ai corsi di specializzazione in Medicina Generale. Una delle conseguenze di tutto ciò è che aumentano i cittadini che non hanno un medico di medicina generale di riferimento e che quest'ultimi devono fare i conti con un carico anomalo di pazienti da gestire.

Secondo il monitoraggio della Corte dei Conti, 49 delle 125 Case di Comunità attive nella Regione offrono servizio per meno di 12 ore al giorno e meno di 6 giorni a settimana; 15 strutture sono state accreditate come “Spoke” e funzionano per 12h invece di 24h, 6 giorni su 7 invece di 7 giorni su 7 non rispettando l'accordo col Ministero della Salute; 85 risultano sprovviste di medici di medicina generale e in 112 mancano i pediatri di libera scelta.

Specializzazione, migliori retribuzioni e carriera per evitare il tracollo: questi sono i provvedimenti proposti da Snami da effettuare nell'immediato. “La MG si sta spegnendo sotto i nostri occhi - ha dichiarato Angelo Testa, presidente Snami -  e con essa il diritto alla salute dei cittadini. Non possiamo più aspettare. Le soluzioni ci sono e devono essere messe in campo subito".

EvdSilvestro Scotti, segretario generale della Fimmg, esprimendo piena solidarietà e la vicinanza di tutta la categoria alle ragioni che hanno animato lo sciopero indetto da dirigenti sanitari, infermieri e appartenenti ad altre professioni sanitarie avverte che, se necessario, anche la Medicina Generale è pronta ad azioni di protesta: "Come lo sciopero, anche lo stato d’agitazione che la MG sta portando avanti è il sintomo di una situazione ormai insostenibile se si vuole preservare un’assistenza di prossimità capillare e capace di rispondere alle sfide della cronicità".

Evd“Serve un supporto delle cure territoriali, non solo per proteggere gli ospedali e i Pronto Soccorso, ma la popolazione stessa, sempre più anziana e con comorbidità. Non esiste un servizio sanitario pubblico ed efficiente senza cure primarie al passo coi tempi”. A sottolineare ciò, Alessandro Rossi, Presidente Simg, all'apertura del 41° Congresso Nazionale della Società scientifica, che ha preso il via con sessioni virtuali e vede riuniti a Firenze oltre 3.500 Mmg in presenza dal 28 al 30 novembre.