
I ricercatori dell'Università di Edimburgo hanno utilizzato i dati di oltre 142.000 persone nello studio UK Biobank per esaminare come le malattie fisiche interagiscono per influenzare il rischio di depressione, una condizione che spesso viene sottodiagnosticata nelle persone che gestiscono malattie fisiche a lungo termine. Lo studio è stato pubblicato su Communications Medicine.
I partecipanti avevano un'età compresa tra 37 e 73 anni e avevano almeno una condizione fisica cronica ma nessuna storia di depressione.
Gli scienziati hanno utilizzato tecniche di clustering statistico per raggruppare gli individui in base ai loro profili di malattia fisica e hanno monitorato il modo in cui questi cluster si collegavano alle successive diagnosi di depressione.
Un gruppo, che comprendeva le persone che sperimentavano i più alti tassi di malattie fisiche, mostrava anche il più alto rischio di sviluppare la depressione. Questo gruppo non aveva un'unica malattia dominante, ma piuttosto un complesso mix di problemi.
Anche le persone con malattie cardiache e diabete sono risultate ad alto rischio, così come quelle con condizioni polmonari croniche come l'asma o la Bpco. Anche le cronicità a carico di fegato e 'intestino hanno mostrato un notevole legame con la depressione sia negli uomini che nelle donne.
Le donne con problemi articolari e ossei, come l'artrite, sono state particolarmente colpite, mentre questo tipo di associazione non è risultato così evidente negli uomini.
Nei gruppi a più alto rischio, circa una persona su 12 ha sviluppato la depressione nei successivi 10 anni, rispetto a circa una persona su 25 senza condizioni fisiche.
Mentre il carico biologico della malattia può svolgere un ruolo, i ricercatori affermano che i fattori sociali e sistemici potrebbero anche aiutare a spiegare perché la multimorbilità fisica porta a risultati peggiori per la salute mentale.
Lauren DeLong, autrice principale e dottoranda presso la School of Informatics dell'Università di Edimburgo, ha dichiarato: "Abbiamo visto chiare associazioni tra le condizioni di salute fisica e lo sviluppo della depressione, ma questo studio è solo l'inizio. Speriamo che i nostri risultati ispirino altri ricercatori a indagare e districare i legami tra condizioni di salute fisica e mentale".
Bruce Guthrie, professore di medicina generale presso l'Advanced Care Research Center dell'Università di Edimburgo, ha dichiarato: "L'assistenza sanitaria spesso tratta la salute fisica e mentale come cose completamente diverse, ma questo studio dimostra che dobbiamo migliorare nell'anticipare e gestire la depressione nelle persone con malattie fisiche".
Il professor Mike Lewis, del National Institute for Health and Care Research (Nihr), ha dichiarato: "Sfruttare il potere dei dati per comprendere l'impatto delle condizioni croniche trasformerà il modo in cui trattiamo i pazienti in futuro. La ricerca del Nihr in questo settore sta aiutando a dipingere un quadro completo di ciò che i pazienti stanno affrontando, piuttosto che concentrarsi solo su una condizione di salute alla volta".
Bibliografia
DeLong LN, et al. Cluster and survival analysis of UK biobank data reveals associations between physical multimorbidity clusters and subsequent depression, Communications Medicine 2025. DOI: 10.1038/s43856-025-00825-7