
Il Professor Thomas Münzel, Cardiologo e Presidente della Task Force per la Sostenibilità Ambientale dell'European Society of Cardiology (Esc), ha accolto il rapporto come una "sveglia attesa da tempo", sottolineando che i dati dimostrano chiaramente come l'esposizione cronica al rumore dei trasporti sia una delle principali minacce per la salute cardiovascolare e metabolica, al pari del fumo, del diabete, dell'ipercolesterolemia e dell'ipertensione.
Il rapporto evidenzia i meccanismi biologici attraverso cui il rumore scatenerebbe queste patologie: si parla di aumento dell'attività simpatica, frammentazione del sonno, interruzione del ritmo circadiano, stress ossidativo, infiammazione sistemica e disfunzione endoteliale. Tutti questi fattori alimentano patologie gravi come ipertensione, aterosclerosi, attacchi di cuore, ictus e insufficienza cardiaca.
Un dato particolarmente preoccupante è che gli effetti cardiovascolari avversi si verificano a livelli di rumore di soli 45 dB Lden, ben al di sotto delle attuali soglie regolamentari. Il Professor Münzel ha chiarito: "La scienza è chiara: il rumore notturno interrompe il recupero autonomico e il sonno profondo, aumentando il rischio di eventi cardiovascolari acuti. La regolamentazione deve mettersi al passo".
Particolarmente a rischio sono le popolazioni vulnerabili: bambini, anziani, donne in gravidanza, lavoratori a turni, individui con malattie mentali e, in particolare, i pazienti con malattie cardiovascolari preesistenti. Per questi gruppi, il rumore agisce come un potente amplificatore della malattia, peggiorando la prognosi e aumentando la mortalità.
Il rapporto 2025 dell'Eea promuove con forza l'allineamento con i valori guida dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), ovvero 40 dB Lnight e 45 dB Lden, e incoraggia un'urgente riforma regolamentare. "Se vogliamo seriamente prevenire malattie cardiache, ictus e diabete, la riduzione del rumore deve diventare un pilastro centrale delle strategie di prevenzione cardiovascolare," ha ribadito il Professor Münzel.
La Task Force per la Sostenibilità Ambientale dell'Esc sta già lavorando per integrare rumore e inquinamento atmosferico nelle linee guida per la prevenzione cardiovascolare4. "Il rumore ambientale non è più solo una questione di pianificazione urbana. È un'emergenza medica che richiede immediata attenzione da parte di clinici, educatori e politici". La richiesta di un'azione immediata è forte e chiara.