L'aggiunta di zucchero al caffè annulla la sua protezione dal diabete?
Lo studio, condotto da Matthias Henn e il suo team presso il Dipartimento di Nutrizione della Harvard T.H. Chan School of Public Health, e pubblicato su American Journal of Clinical Nutrition, ha analizzato dati di ben 150.106 partecipanti. Questi individui, provenienti da tre ampi studi di coorte prospettici negli Stati Uniti, sono stati seguiti per un impressionante totale di 3.665.408 anni-persona. La metodologia ha incluso la raccolta di informazioni aggiornate sull'assunzione di alimenti e bevande ogni quattro anni, tramite questionari dettagliati che includevano anche i modelli di utilizzo degli additivi nel caffè. L'obiettivo era proprio quello di colmare una lacuna nella ricerca: gli effetti degli additivi comuni sulla relazione tra consumo di caffè e rischio di T2D non erano stati precedentemente studiati a fondo.
I risultati sono stati illuminanti e hanno fornito indicazioni chiare. Ogni tazza aggiuntiva di caffè consumata senza additivi è stata associata a un rischio inferiore del 10% di sviluppare il diabete di tipo 2. Questo dato evidenzia un beneficio protettivo notevole intrinseco al caffè stesso.
Tuttavia, lo scenario cambia drasticamente: l'aggiunta di zucchero al caffè ha ridotto significativamente questo effetto protettivo poiché ogni tazza di caffè zuccherato è stata associata a un rischio inferiore del solo 5% per il T2D.
Ancora più marcata è stata l'attenuazione del rischio con l'aggiunta di dolcificante artificiale, con una riduzione del rischio del 7%.
La combinazione di dolcificanti artificiali e zucchero nel caffè non ha offerto alcuna protezione contro il rischio di diabete di tipo 2.
Fortunatamente, non tutti gli additivi sono "nemici" della protezione. L'uso della panna, ad esempio, non ha mostrato un impatto significativo sull'associazione protettiva tra il consumo di caffè e il rischio di diabete di tipo 2. Per quanto riguarda gli sbiancanti per caffè non caseari, è stata osservata una tendenza verso una protezione ridotta, ma questa attenuazione non è risultata statisticamente significativa.
In pratica, i risultati dello studio suggeriscono che l'uso di additivi, in particolare zucchero e dolcificanti artificiali, "può contrastare i potenziali benefici del consumo di caffè sul diabete", come hanno sottolineato gli stessi autori. Questo significa che, sebbene il caffè sia un alleato nella prevenzione del diabete, è fondamentale fare attenzione a ciò che vi aggiungiamo. Per massimizzare i benefici per la salute legati alla riduzione del rischio di diabete di tipo 2, la scelta migliore sembra essere quella di gustare il proprio caffè puro e senza zuccheri né dolcificanti artificiali. Questo studio fornisce un'importante guida per i consumatori e sottolinea l'importanza di considerare attentamente la composizione delle nostre bevande quotidiane.
Bibliografia
Henn M, et al. Coffee Consumption, Additive Use, and Risk of Type 2 Diabetes—Results from 3 Large Prospective United States Cohort Studies. Am J Clin Nutr 2025; 121: 695-702