EvdL'orizzonte della sanità è in rapida evoluzione, e al centro di questa trasformazione vi è l'Intelligenza Artificiale (IA). L'obiettivo primario è plasmare un sistema sanitario più intelligente e personalizzato grazie all'impiego di nuove tecnologie che siano non solo accessibili, ma profondamente concepite "con e per le persone". Questa visione è il motore di MioDottore, piattaforma per la prenotazione online di visite mediche. Un'indagine, condotta in collaborazione con Datanalysis, insieme ai risultati preliminari dell'impiego dello strumento di intelligenza artificiale Noa Notes lanciato nel 2025, ha rivelato un quadro estremamente positivo sulla percezione e l'adozione dell'Ia nel settore.

Il punto di vista dei professionisti della salute
Lo studio ha coinvolto un campione significativo di 2.000 medici e 1.000 pazienti, con l'intento di esplorare l'opinione e l'utilizzo dell'Ia nell'ambito sanitario. I risultati evidenziano un interesse palpabile e un'apertura concreta verso le soluzioni digitali basate sull'intelligenza artificiale sia tra i professionisti sanitari che tra i pazienti.
In particolare, il 76% dei Medici di medicina generale si aspetta che l'Ia avrà un impatto "radicale" sul proprio lavoro entro i prossimi cinque anni. Questo dato non stupisce, considerando che la totalità dei medici intervistati ha già integrato strumenti digitali nella gestione delle proprie attività professionali, a dimostrazione di una digitalizzazione già in stato avanzato. Una fiducia analoga emerge tra i medici specialisti, siano essi operanti in ospedali, centri privati o convenzionati: l'85% degli specialisti ospedalieri e l'83% dei colleghi in centri privati prevede che l'intelligenza artificiale modificherà profondamente il loro modo di lavorare entro lo stesso arco temporale. Tra le funzionalità che i medici reputano più utili, spiccano l'ottimizzazione delle risorse, la personalizzazione dei piani terapeutici, la ricerca clinica e lo sviluppo di farmaci innovativi. Queste aspettative delineano un futuro in cui l'Ia non solo semplifica i processi, ma contribuisce attivamente a migliorare l'efficacia delle cure e la gestione sanitaria.

I pazienti abbracciano l'innovazione
Anche la prospettiva dei pazienti arricchisce in modo significativo il quadro generale dell'accettazione dell'Ia in medicina. Dei mille pazienti intervistati, un impressionante 79% ha già fatto uso di strumenti digitali per la gestione della propria salute, e ben il 67% ha sperimentato servizi basati sull'intelligenza artificiale, come app di monitoraggio, chat interattive con medici o assistenti virtuali per la prenotazione di visite. Questo elevato tasso di adozione riflette una crescente familiarità e fiducia nelle tecnologie digitali. Non solo: il 13% dei pazienti si dichiara già "a proprio agio" con l'idea che il proprio medico si avvalga di queste tecnologie, mentre una percentuale marginale, solamente uno su dieci, manifesta diffidenza. Secondo i pazienti, l'Ia porterà benefici tangibili quali la semplificazione dei processi di prenotazione e refertazione e una maggiore accuratezza nella diagnosi con la conseguente possibilità di trattamenti più personalizzati.

Noa Notes: l’Ia già operativa nella pratica clinica quotidiana
Oltre ai dati derivanti dall'indagine nazionale, i primi risultati concreti dell'utilizzo di Noa Notes offrono una prova tangibile che l'Ia non è più solo una visione futuristica, ma una realtà operativa e integrata nella pratica clinica quotidiana. Noa Notes, uno strumento di intelligenza artificiale lanciato da MioDottore, sta dimostrando il suo valore sul campo.
Tra i Mmg e i pediatri di base, l'utilizzo medio ha raggiunto le 248 attivazioni per medico in poco più di tre mesi, con un'incidenza che copre il 35% del totale delle visite effettuate. Questo dato è significativo e testimonia un'integrazione considerevole. L'adozione di Noa Notes risulta ancora più rilevante tra gli specialisti: il 65% delle visite svolte da questa categoria professionale è supportato da Noa Notes, con una media di 239 utilizzi per medico. Alcune specializzazioni, in particolare dermatologi, endocrinologi, psichiatri e psicologi, superano addirittura l'80% di impiego sul totale delle visite. Questo elevato tasso di utilizzo in tali ambiti evidenzia l'importanza critica dello strumento nei contesti dove la precisione nella raccolta anamnestica e l'efficacia nella sintesi post-visita sono assolutamente fondamentali. Tra i professionisti che fanno un uso regolare di Noa Notes, più di una visita su due è oggi gestita con il contributo dell'Ia. Questo dato è una chiara testimonianza di come l'integrazione tra tecnologia e cura sia già una realtà consolidata e di come gli strumenti digitali, se progettati in stretta collaborazione con i medici, possano concretamente migliorare la qualità e l'efficienza della pratica sanitaria.
In sintesi, il quadro che emerge è quello di un futuro sanitario in cui l'Intelligenza Artificiale, lungi dal sostituire l'elemento umano, agirà come un potente alleato. Attraverso strumenti avanzati e una crescente accettazione da parte di medici e pazienti, l'IA promette di rendere la sanità più efficiente, precisa e, soprattutto, personalizzata, migliorando l'esperienza di cura per tutti e garantendo un accesso equo a trattamenti innovativi.