Grazie alle onde luminose estreme sarà possibile concentrare energia in modo preciso e non-invasivo in tessuti tumorali profondi. Questa la scoperta di un gruppo di ricerca formato da Sapienza Università di Roma, Istituto dei sistemi complessi del Cnr, Università Cattolica del Sacro Cuore e Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs, che è riuscito nella trasmissione di luce laser di intensità estrema attraverso tumori millimetrici. Il risultato, pubblicato su Nature Communications, apre importanti prospettive per nuove tecniche di fototerapia per il trattamento del cancro.
Quasi un terzo dei pazienti soffre di ansia e uno su cinque di depressione nel primo anno dall’impianto di un dispositivo per la prevenzione della morte improvvisa. Lo afferma un recente studio pubblicato su EP Europace, una rivista della Società Europea di Cardiologia (ESC).
I ricercatori del Centro di Ricerca Pediatrica Romeo ed Enrica Invernizzi dell’Università degli Studi di Milano hanno sviluppato una nuova strategia terapeutica per il diabete di tipo 1 basata su nanotecnologie che permette il targeting delle cellule T effettrici contemporaneamente nei linfonodi pancreatici e nel pancreas. Il lavoro, svolto in collaborazione con il Brigham and Women’s Hospital e la Harvard Medical School, è stato pubblicato su Advanced Materials.
Il 40% dei pazienti europei affetti da epilessia riceve un trattamento inadeguato per il controllo delle crisi: è quanto emerge dal Rapporto Headway Epilepsy di Angelini Pharma e The European House Ambrosetti. I dati del report evidenziano la bassa priorità riservata alla gestione dell’epilessia, che contribuisce alla difficoltà di accesso a cure di qualità da parte dei pazienti. Attraverso indicatori di salute fisica, ambientale e mentale, il rapporto ha identificato le diverse difficoltà che le persone che vivono con epilessia devono affrontare e che influiscono sulla qualità di vita.
Circa il 10% dei pazienti con diagnosi di cancro ha mutazioni genetiche che aumentano la suscettibilità alla malattia. L'identificazione di varianti genetiche può, allo stesso tempo, migliorare la prognosi dei pazienti ma anche quella dei loro familiari. Tuttavia, questi test sono attualmente sottoutilizzati, con conseguente minore assistenza possibile per i pazienti e le loro famiglie.
Un gruppo di ricerca guidato da studiosi dell’Università di Bologna ha messo a punto una metodica per produrre grandi quantità di “proteasi 3C-like”, proteina essenziale per la replicazione del coronavirus e bersaglio farmacologico primario per produrre nuovi candidati farmaci antivirali.
Ma anche coloro che lavorano nei settori delle vendite, della vendita al dettaglio, dell'abbigliamento e delle costruzioni sono potenzialmente a rischio. L'esposizione cumulativa a vari agenti, tra cui talco e ammoniaca, può essere un importante fattore di rischio.