Uno studio tutto italiano di recente pubblicazione dal titolo “Epidemiology of Allergic Rhinitis in Children: A Systematic Review and Meta-Analysis” sulla rivista The Journal of Allergy and Clinical Immunology: In Practice, ha dato evidenza dell’aumento della rinite allergica (AR) tra la popolazione pediatrica, confermando la sua natura di condizione cronica diffusa.
Smettere di fumare dimezza l'eccesso di mortalità complessiva. Soprattutto, smettere di fumare prima dei 40 anni permette di ridurre la mortalità complessiva al livello di quella dei fumatori entro il terzo anno successivo. Naturalmente, quanto prima si decide di smettere di fumare, tanto maggiore è il numero di anni di vita guadagnati: si tratta di 12 anni in caso di stop prima dei 40 anni, ma di soli 2.5 anni quando questo avviene a 50-59 anni.
Livelli elevati di colesterolo Hdl (C-Hdl) sono associati a un aumento del rischio di demenza per tutte le cause: lo rivela uno studio pubblicato The Lancet Regional Health: Western Pacific. L'aumento del rischio di demenza associato a livelli elevati di C-Hdl sembra essere indipendente dai tradizionali fattori di rischio di demenza, tra cui il livello di attività fisica, il consumo di alcol, l'istruzione, il diabete o il fumo.
L’esposizione a concentrazioni anche moderate di radon è associata a un aumento significativo del rischio di ictus. Un’analisi delle esposizioni al radon in più di 150.000 donne in postmenopausa nell’ambito della Women’s Health Initiative ha rivelato un rischio di ictus più elevato del 14% nelle donne esposte alle concentrazioni più elevate rispetto a quelle esposte alle concentrazioni più basse. Anche concentrazioni moderate di radon erano associate a un rischio di ictus più elevato del 6%.
È un esercito invisibile, che secondo le stime raggiunge i 7 milioni di soggetti. Le associazioni chiedono riconoscimento giuridico, accesso a servizi socioassistenziali e supporto psicologico. AIPaSIM – Associazione Italiana Pazienti con Sindrome Mielodisplastica in partnership con Takeda Italia - promuove “Caregiver, Valore per la Cura”, iniziativa sostenuta da una coalizione di 30 Associazioni pazienti attive nelle malattie croniche, oncologiche e rare.
Il fabbisogno di assistenza a lungo termine nell’Unione Europea (UE) è in aumento a causa del cambiamento demografico. Si prevede che entro il 2070 il numero di persone che necessitano di assistenza a lungo termine nella popolazione di età superiore ai 50 anni sarà superiore del 21% rispetto al 2020.
Consolarsi con i dolci non è davvero una buona idea: infatti uno studio pubblicato su BMC Psychiatry ha rilevato come un aumento di 100 g di zucchero nella dieta al giorno si collegherebbe a una prevalenza di depressione più elevata del 28%.