La pandemia Covid ha messo in ginocchio anche i sistemi sanitari europei più resilienti con effetti tragicamente evidenti anche sull’assistenza e sulle cure cardiovascolari. La Commissione Europea ha deciso di finanziare il progetto RESIL-Card, uno studio triennale che rientra nell’ambito del programma EU4Health, e che punta a rendere l’assistenza e le cure cardiovascolari “a prova” di pandemia, ma anche di conflitti o emergenze climatiche.
Uno studio pubblicato su Diabetes Care ha esaminato gli effetti causali di una cronica insufficienza del sonno sul metabolismo del glucosio nelle donne in pre e postmenopausa utilizzando un protocollo di lieve restrizione del sonno (SR) implementato per un periodo di 6 settimane. Tra le partecipanti donne, i valori di insulina a digiuno e HOMA-IR erano aumentati con SR rispetto ad AS; l'effetto su HOMA-IR è stato più pronunciato nelle donne in postmenopausa. Il sonno insufficiente può essere un fattore di rischio modificabile per una minore sensibilità all'insulina, in particolare tra le donne in postmenopausa.
Le persone affette da depressione hanno una temperatura corporea più alta, un dato che suggerisce i potenziali benefici per la salute mentale nel ridurre la temperatura cutanea in questi pazienti. Lo suggerisce un nuovo studio condotto dall’UC di San Francisco. Resta da definire se la temperatura corporea più elevata riflette una ridotta capacità di auto-raffreddamento, una maggiore generazione di calore da parte dei processi metabolici o una combinazione di entrambi.
Una recente analisi genetica, che ha utilizzato i dati della popolazione della Uk Biobank, ha confrontato l'aterogenicità della lipoproteina(a) (Lp[a]) con quella del C-C-Ldl e ha quindi valutato il rischio di malattia coronarica. È emerso che la Lp(a) ha un potenziale aterogenico significativamente più elevato del C-Ldl. Questi risultati evidenziano l'importanza del monitoraggio dei livelli di Lp(a) così come l'importanza di intervenire sulla Lp(a) con interventi farmacologici per molti individui a rischio di malattia coronarica.
La fragilità sociale, cioè la mancanza di risorse per soddisfare i bisogni sociali di base, è associata ad un aumento del rischio di sindrome da rischio cognitivo motorio (MCR), una sindrome di predemenza caratterizzata da disturbi cognitivi e andatura lenta, come suggerito dai risultati di un ampio studio basato sulla popolazione. È quanto emerge da uno studio condotto su una coorte di oltre 4600 soggetti, pubblicato su Alzheimer's & Dementia.
I ricercatori del Karolinska Institutet svedese hanno scoperto che il microbiota intestinale può influenzare il modo in cui le persone rispondono ai vaccini Covid mRNA. Lo studio, pubblicato sulla rivista npj Biofilms and Microbiomes, suggerisce che alcuni batteri della flora intestinale possono migliorare la risposta immunitaria al vaccino, mentre altri batteri potrebbero indebolirla.
Un ampio studio prospettico ha dimostrato che un esame del sangue multiparametrico ha un potenziale nello screening del tumore prostatico, evitando più della metà delle biopsie senza sacrificare l’accuratezza dell’indagine. In un confronto con l’attuale standard di test del PSA di ≥4 ng/mL, il biomarcatore Stockholm3, che incorpora un cutoff PSA di 15 ng/mL con altre proteine e informazioni genomiche, avrebbe risparmiato il 56% delle biopsie per il gruppo di grado (GG) 1 o malattia benigna. Il cut-off standard del PSA avrebbe evitato il 19% di biopsie non necessarie, scendendo al 10% con un cut-off >3 ng/mL.