Un’indagine di Iqvia Italia, leader mondiale nei dati sanitari e farmaceutici, fotografa lo scenario attuale italiano sulla malattia di Parkinson. Sono oltre 310.000 i pazienti che ne soffrono con una crescita delle diagnosi in età lavorativa e un’evoluzione nelle scelte terapeutiche.
L'American Medical Association (Ama) ha condotto un sondaggio per ottenere dati di base sulle opinioni dei medici sull'Ia nell'assistenza sanitaria. Un sondaggio di follow-up condotto nell'autunno del 2024 ha valutato i cambiamenti nei sentimenti dei medici, con l'obiettivo di catturare le loro opinioni sul crescente uso dell'intelligenza artificiale nell'assistenza sanitaria e sulle esigenze che potrebbe aiutare a soddisfare. Un numero crescente di medici è entusiasta riguardo all'uso dell'intelligenza artificiale nell'assistenza sanitaria. A ciò fa però da contraltare lo scetticismo di molti pazienti, che esternano preoccupazione circa l’uso responsabile dell’Ia.
I risultati di uno studio coordinato da Ieo e sostenuto da Fondazione Airc dimostrano che con un semplice esame della saliva si possono diagnosticare in anticipo i tumori dell’orofaringe correlati a un’infezione con Hpv, permettendo cure più efficaci. Ora il test dovrà essere validato in studi con maggiori numeri di pazienti.
I giovani adulti classificati come utilizzatori settimanali persistenti di disinfettanti e prodotti per la pulizia rispetto a quelli che non usavano questi prodotti settimanalmente avevano probabilità elevate di asma, secondo i risultati pubblicati su Allergy.
I neuroni del Locus Coeruleus esprimono livelli più elevati di Ldlr, una parte di un recettore chiamato sigma-2 che aiuta le cellule ad assorbire le molecole di colesterolo. Una conseguenza di ciò è che gli oligomeri tossici dell'amiloide-beta possono "intrufolarsi" nei neuroni attraverso questo stesso recettore. Al contrario, la Substantia Nigra esprime un degradatore selettivo di Ldlr, rendendolo meno suscettibile a questi oligomeri. Questa scoperta evidenzia potenziali bersagli terapeutici per il trattamento precoce di questa malattia.
Una ricerca coordinata dal Cnr-Istc ha utilizzato, per la prima volta, un algoritmo di machine learning per analizzare l’esito di test neuropsicologici, neurofisiologici e genetici volti a predire l’insorgenza delle due patologie tenendo conto del sesso. Lo studio si pone come base per implementare nella pratica clinica approcci diagnostici specifici basati sul genere.
Stando ai dati che sono emersi da uno studio pubblicato su Frontiers in Nutrition emerge l'esistenza di un legame tra la carenza di questa vitamina e il rischio di soffrire di disturbi dell'umore nei pazienti con malattia renale cronica. Suggerendo anche che il mantenimento di adeguati livelli di vitamina D potrebbe essere importante per la salute mentale nei pazienti con Mrc, anche se sono necessari studi randomizzati per confermare se l'integrazione può prevenire la depressione in questa popolazione