Evd“La burocrazia in medicina è un morbo difficile da sconfiggere, in Italia e in Europa. L’Europa ci ha portato un approccio tecno-burocratico che rende molto farraginosa la gestione di tante cose, compresa quella della salute. Il problema è che, quando burocrazia e tecnocrazia impattano sulla salute, possono uccidere". Queste le parole di Silvio Gherardi, Presidente del Comitato Scientifico dell’Associazione G. Dossetti: i Valori, con cui ha aperto i lavori del Convegno, organizzato dall'Associazione,"Registri e piani terapeutici: prescrizioni di Medicina burocratizzata. Governance o limite per l'accesso alle cure per i cittadini? Parola d’ordine semplificazione”, svoltosi, nella cornice della Sala del Refettorio della Camera dei Deputati. "Affrontiamo il tema dei piani terapeutici e dei registri - continua Gherardi - implementati con uno scopo molto preciso, cioè monitorare l’utilizzo di terapie innovative registrando gli effetti che queste hanno sui pazienti. E le autorità nazionali e regionali utilizzano i piani terapeutici e i registri anche come un metodo di controllo di spesa. Questa tendenza alla burocrazia del controllo può essere, in molti casi, limitante l’accesso ad alcune terapie ai pazienti, oltre a incidere sull’attività giornaliera del medico prescrittore e, soprattutto, non mette al centro il paziente, che si trova davanti a molti ostacoli per l’accesso alle cure. Spero, che dal confronto svoltosi durante il convegno le istanze di tutti, possano essere portate al tavolo, confrontate ma, soprattutto, si possa trovare un filo conduttore che consenta (nel rispetto del controllo, del monitoraggio) anche un più facile accesso alle terapie per i pazienti”.
L’Associazione G. Dossetti: i Valori ha realizzato questo incontro riunendo Istituzioni, Esperti, Associazioni dei Pazienti e Aziende di settore per confrontarsi e discutere dei piani terapeutici e dei registri, dell’accesso alle cure e della attuale burocratizzazione, con l’obbiettivo di cercare possibili soluzioni e semplificazioni praticabili e funzionali per tutti i portatori di interesse. "Mettiamo il paziente al centro, mettiamo il medico al centro. Il problema è fondamentale, l’accesso a certi farmaci sono fondamentali per la vita del nostro paziente”. Ha tenuto a sottolineare Francesco Fedele, Comitato Scientifico Ass. Dossetti (Dip. Cardiovascolare).
Il Convegno si è avvalso del patrocinio e delle relazioni dei rappresentanti di FNOMCeO, Fimmg, Simg, Aipo, Amd, Anmco, Fism Federfarma, Sid, SIDeMaST, Sifo, Sihta e Sir che hanno espresso e descritto le notevoli difficoltà dei medici prescrittori e dei malati, con problematiche, inoltre, diverse in ogni regione di appartenenza.
“Si parla di diseguaglianza e di equità, accesso ai servizi sanitari e accesso alla salute. È un argomento che bisogna far intendere a chi ci ascolta. Qualcuno ha già parlato di medicina amministrata. Sui piani terapeutici c’è da fare una profonda riflessione anche con chi poi decide. La medicina amministrata o burocratizzata è un qualcosa che non metta assolutamente al centro le persone.”, ha dichiarato Toti Amato del Comitato Centrale FNOMCeO e Comitato scientifico Ass. Dossetti
“Il cittadino nel momento in cui diventa paziente - ha tenuto a evidenziare Roberto Monaco, Segretario Generale FNOMCeO -  è in una situazione di fragilità. Questa fragilità nasce dal fatto di aver paura di perdere la dignità di persona. Il medico in quel momento è l’unica persona che può far in modo, dando dignità alla malattia, ridà dignità alla persona stessa. Per fare questo ha bisogno di tempo. Il codice deontologico nell’art.20 afferma che il tempo di relazione è tempo di cura. Ciò richiede tempo. La medicina amministrata non lo concede questo tempo. Bisogna creare un’integrazione tra ospedale e territorio. L’integrazione si può agevolare facendo in modo di liberare la burocrazia ai medici”.
L’incontro si è concluso con gli interventi di Pierluigi Russo (AIFA) che ha raccolto dalle testimonianze dei relatori che il “principale problema di sburocratizzazione è presente soprattutto nell’ambito dei piani terapeutici. Ci sono stati suggerimenti di una piattaforma di livello nazionale che serva a coordinare le esigenze del paziente” e con Silvio Gherardi (Presidente Comitato Scientifico Ass. Dossetti) che ha manifestato l’impegno dell’Associazione nel “continuare a lavorare con le autorità per seguire questo aspetto della gestione della sanità, anche con l’impegno di sensibilizzare il mondo politico”.
L’Associazione porterà il “Manifesto dei piani terapeutici e dei registri elaborato e firmato da tutti i partecipanti al convegno, all’attenzione della classe politica e delle autorità sanitarie”.