EvdLa consapevolezza politica sulla necessità di destinare maggiori risorse per il nostro Ssn è trasversale, ma si sà che la coperta è corta e allora ci si affida a fantasiose alternative o meglio a proposte che potrebbero avere anche un loro razionale, ma che di fatto non affrontano la crisi strutturale del nostro sistema sanitario che, oltre a maggiori risorse, avrebbe bisogno di una vera e propria riforma. Così, dopo la proposta di Francesco Zaffini (FdI), presidente della Commissione Sanità di palazzo Madama, di drenare risorse per il Ssn con una tassa sull'attività di gioco è arrivata quella della vicepresidente del Senato, Mariolina Castellone (M5S): emissione da parte dello Stato di Bond Salute.
Castellone, attraverso la propria pagina Facebook, elenca dettagliatamente i passaggi necessari per affrontare 'l'agonia' del nostro Ssn. Parte da una premessa: "Il  finanziamento della Sanità pubblica non dovrebbe mai scendere al di sotto del 7% del Pil". Come raggiungere l'abiettivo?
⦁    Correzione del Titolo V della Costituzione per "contrastare l'iniqua e inefficiente polverizzazione che nel corso degli anni ha rischiato di scardinare le fondamenta della nostra Sanità pubblica".
⦁    Abrogare il vincolo sulle assunzioni che "inchioda la spesa per il personale del Servizio sanitario nazionale ai livelli del 2004" per fronteggiare la carenza di personale sanitario e medico.
⦁    Bond Salute. Emissioni  "da parte dello Stato di una particolare categoria di titoli che possiamo chiamare Bond Salute. Si tratta di titoli adeguatamente remunerati, anche per proteggere dagli effetti dell'inflazione, i cui proventi sarebbero utilizzati esclusivamente per obiettivi di potenziamento e sviluppo della nostra Sanità".