EvdLa notizia viene da Frosinone dove è iniziata da gennaio la sperimentazione della nuova certificazione Inps per accedere all’invalidità. Già da tempo avevamo denunciato dalla nostra pagina la follia burocratica della metodica on line con difficoltà tecniche spaventose per ottenere tale certificazione e la mole di dati impressionante da fornire. Ecco allora la denuncia che arriva proprio da Frosinone e la fa la Cgil locale “Altro che riforma della disabilità, qui si stanno cancellando i diritti dei più deboli", dichiara il segretario generale della Camera del Lavoro Giuseppe Massafra, al quotidiano Frosinone Today , che continua: "A seguito della riforma introdotta migliaia di persone non sono riuscite nemmeno a ottenere il certificato medico necessario per presentare la domanda di invalidità civile. Questo significa la perdita di diritti fondamentali come l'indennità di accompagnamento, la pensione di invalidità civile, il riconoscimento dei benefici previsti dalla Legge 104 o il collocamento obbligatorio per le persone con disabilità". Insomma, si sono verificati i problemi denunciati a Gennaio e che l’Inps in modo unilaterale non ha voluto ascoltare ma non solo pare che, a detta della stessa Cgil , la situazione sia la stessa anche  a Brescia, Catanzaro, Firenze, Forlì-Cesena, Perugia, Salerno, Sassari e Trieste. Dove si è verificato quasi un azzeramento totale delle domande di invalidità civile. Ed è la stessa Cgil che denuncia il lavoro impossibile a cui dovrebbero essere sottoposti i medici dichiarando "I medici non possono trascorrere ore davanti al computer per compilare un certificato medico, reso sempre più complesso da richieste innumerevoli, alcune del tutto inutili. A gennaio la procedura era farraginosa e funzionava a singhiozzo, a febbraio siamo addirittura di fronte ad una vera e propria paralisi. E chi riesce a ottenere un certificato, lo fa a caro prezzo, con costi che lievitano proprio a causa del tempo necessario per redigerlo". Proiettandosi poi nel futuro c’è da dire che questa procedura sarà estesa a tutta Italia da gennaio 2026.

Omceo Firenze: una riforma calata dall’alto
Il bilancio ad un mese dalla riforma della disabilità, scattata in via sperimentale in 9 province italiane tra cui Firenze, tracciato dal presidente Pietro Claudio Giovanni Dattolo e dal consigliere Massimo Martelloni: “Tutto il peso burocratico grava sui medici di famiglia, a rimetterci sono i pazienti”
“I medici non sono contrari a innovazioni e riforme, ma i problemi che si stanno registrando sono di natura squisitamente burocratica. Stiamo applicando una riforma non concertata e calata dall’alto". A dirlo è Massimo Martelloni, consigliere dell’Ordine dei Medici Chirurghi  e Odontoiatri di Firenze, che ha tracciato il bilancio ad un mese dalla riforma della disabilità, scattata dal 1° gennaio in via sperimentale in 9 province italiane tra cui Firenze, per l’accertamento dell’invalidità civile.
“La riforma della disabilità, nelle sue intenzioni, rappresenta un importante passo per l’Italia. Tuttavia, le riforme devono essere attuate non in modo rivoluzionario, ma con la partecipazione dei cittadini e degli operatori in modo da garantire la continuità dei servizi – sottolinea Martelloni-. I medici si sono, invece, trovati ad applicare la nuova procedura di certificazione diventando una sorta di “ufficio reclami”, perché si confrontano quotidianamente con i malumori dei cittadini".
“Tecnicamente la nuova procedura ha qualche problema, tutto il peso burocratico è scaricato sui medici, che si ritrovano a sbrigare anche la parte amministrativa. E questo va a scapito del tempo dedicato ai pazienti – ribadisce il presidente dell’Ordine -. La decisione di usare la firma digitale in modo non automatico ma dovendo scaricare documenti, firmarli e poi ricaricarli per allegarli è senza senso, aumenta il peso burocratico, investendo i medici di nuove mansioni, in una situazione di sensibile carenza di personale dove i  medici di famiglia  per coprire i pensionamenti dei colleghi devono assistere ben 1.800 pazienti".

Il ministro delle Disabilità incontra Fnomceo e Inps. "Ci siamo accordati su come superare alcune criticità sulla certificazione dell'Innvalidità, legate alla firma digitale e alla cartella elettronica". Questo quanto dichiarato dal Ministro Alessandra Locatelli dopo il confronto con  il presidente Nazionale dell’Ordine dei Medici Filippo Anelli, i referenti di Inps, il responsabile Coordinamento generale Medico legale e il responsabile Direzione Centrale Tecnologia, Informatica e Innovazione.
“Sono molto soddisfatta dell’incontro che si è svolto e del lavoro che tutte le parti si sono impegnate a svolgere nei diversi territori e nello spirito della riforma - spiega il Ministro Locatelli -. Siamo tutti consapevoli che la strada della riforma sia un grande cambiamento, un’ottima occasione e anche una grande sfida per la quale lavoreremo insieme e convintamente, per rispondere ai bisogni dei cittadini con disabilità e delle loro famiglie e garantire loro risposte più rapide, giuste e mirate. Il tavolo si riunirà periodicamente e presto faranno parte della task force della formazione nazionale anche due medici indicati dall’Ordine. Prepareremo al meglio anche il passaggio al prossimo periodo di sperimentazione che vedrà il coinvolgimento di altre province a partire dai prossimi mesi. Continueremo a lavorare in modo sinergico per velocizzare la piena applicazione della riforma e la semplificazione delle procedure per i medici ma soprattutto per i cittadini. Tra un mese ci incontreremo nuovamente per verificare insieme l’andamento delle procedure”.
“Apprezziamo la disponibilità del Ministro Alessandra Locatelli e delle parti interessate a un dialogo costruttivo, finalizzato a risolvere i problemi e superare le criticità – dichiara Filippo Anelli Presidente Fnomceo -. Il Parlamento ha approvato una Legge delega in materia di disabilità, con la quale modifica sostanzialmente il riconoscimento della disabilità e dell’invalidità. Come ogni innovazione, anche questa riforma presenta delle difficoltà applicative che vanno segnalate e risolte. Del resto, le sperimentazioni servono proprio per mettere tutti i soggetti coinvolti nelle condizioni di svolgere al meglio il proprio lavoro. Per questo la Fnomceo si è fatta promotrice di un incontro con il Ministro, l’Inps e i Presidenti degli Ordini dei medici delle nove province ad oggi interessate. Questa riunione è stata positiva, perché le nostre indicazioni sono state considerate: l’Inps ha preso atto delle difficoltà, ha accolto alcune proposte di modifica del software e si è impegnato a rendere disponibile un tutorial per accelerare la fase di apprendimento delle nuove metodologie. L’intento condiviso è quello di utilizzare la fase sperimentale per rendere sempre più efficiente l’attività dei medici”.
“L'Inps sta attivamente lavorando all'attuazione della riforma - dichiara Filippo Bonanni, Direttore centrale salute e prestazioni di disabilità Inps -. La sinergia con i territori è fondamentale per il successo del progetto, poiché permette di valorizzare le specificità locali. L'incontro con il Ministro Locatelli ha offerto un'importante opportunità di confronto, da cui sono emerse proposte per semplificare le procedure, che saranno presto disponibili. Inoltre, sarà creato un tutorial per aiutare i medici nella compilazione del certificato introduttivo, e l'Istituto si è reso disponibile per esigenze formative legate alla riforma”.